Napoli, stavolta lo hanno sentito tutti: “Nessuna decenza” | La frase su Juan Jesus pronunciata proprio da lui
L’ambiente azzurro ancora sotto shock per la vicenda che ha coinvolto il brasiliano: una nuova dichiarazione allarga il fronte polemico.
La netta sconfitta subita contro l’Atalanta alla vigilia di Pasqua ha chiuso nel peggiore dei modi quella che per il Napoli è stata un’altra settimana amara, l’ennesima di una stagione davvero da incubo, non solo per i risultati fin qui ottenuti, largamente inferiori alle aspettative.
Il primo ko subito in campionato nella gestione Calzona ha di fatto azzerato le residue speranze dei campioni d’Italia uscenti di lottare per un posto nella prossima edizione della Champions League, con tutte le conseguenze anche economiche del caso, che potrebbero ripercuotersi sulla prossima sessione di mercato.
Al netto degli oltre 100 milioni di euro che dovrebbero entrare nelle casse del club dall’ormai certa cessione di Victor Osimhen, infatti, la mancata partecipazione alla nuova Champions rischia di condizionare la più che probabile rivoluzione che il management azzurro si appresta a varare per l’allestimento della rosa della prossima stagione.
Per quanto riguarda l’extra campo, invece, contro l’Atalanta i giocatori del Napoli avrebbero voluto dedicare un risultato importante a Juan Jesus, reduce da giorni molto difficili sul piano emotivo a causa della nota vicenda che lo ha visto protagonista insieme a Francesco Acerbi, poi assolto dall’accusa di aver pronunciato espressioni discriminatorie nei confronti del collega brasiliano.
Caso Acerbi-Juan Jesus, polemiche senza fine: Napoli allo scontro con la Figc
Una vicenda controversa, capace di spaccare l’opinione pubblica italiana ben oltre le prevedibili due “fazioni” di colpevolisti e innocentisti rappresentate dalle tifoserie di Inter e Napoli. Quel che è certo è che Juan Jesus è sceso in campo contro l’Atalanta in uno stato d’animo molto particolare alla luce anche di quanto accaduto prima della partita.
I compagni di squadra hanno infatti dato vita ad una versione italiana del Black Lives Matter, inginocchiandosi prima dell’inizio del match mentre risuonavano le note dell’inno della Serie A. Una scelta fortemente simbolica, nonché un segnale chiaro della distanza che separa in questo momento il club azzurro dalle istituzioni calcistiche, rappresentate dal presidente della Federazione Gabriele Gravina, sempre più nel mirino degli appassionati di calcio.
Gravina e la gaffe in conferenza stampa: esplode la bufera social
Non è infatti passato inosservata una gaffe compiuta da Gravina durante il discorso pronunciato giovedì 28 marzo a margine del Consiglio Federale durante il quale il numero 1 del calcio italiano è stato chiamato a commentare la sentenza che ha assolto Acerbi. Gravina ha espresso soddisfazione per l’esito della vicenda, senza però mai nominare Juan Jesus.
“Ho sentito le dichiarazioni del giocatore del Napoli subito dopo la partita” ha detto Gravina in conclusione del proprio intervento. Parole diventate rapidamente virali sul web, con i tifosi del Napoli e non solo a criticare Gravina per non aver pronunciato il nome di Juan Jesus. Facile pensare al fatto che in quel momento il Presidente non si ricordasse l’identità del difensore del Napoli, ma tanto è bastato per alzare ulteriormente la temperatura attorno a un caso che sembra destinato ad animare ancora a lungo il dibattito calcistico non solo italiano.