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“Se lo licenziano me ne vado anch’io”: Formula 1, dopo Hamilton un altro addio | Il campione iridato cambia scuderia

F1 griglia partenza - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
F1 griglia partenza – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

La nuova stagione della F1 è partita tra mille polemiche, fuori e dentro le piste: un team è nella bufera, appassionati con il fiato sospeso.

Il Mondiale 2024 di Formula 1? Niente di nuovo sotto il sole, almeno per il momento. Sul piano tecnico, ma anche da quello del… fuori pista. Al dominio che sembra incontrastato della Red Bull, infatti, si è aggiunto il “caso Horner”, che sta facendo parlare più degli esiti dei primi GP della stagione.

La storia, recente e non solo, della F1 del resto lo insegna chiaramente. Gli scandali, o comunque le vicende quasi sempre controverse che travalicano il piano sportivo, si ripetono ciclicamente, e non c’è modo per evitare che questi catturino l’attenzione degli appassionati offuscando il lato agonistico.

Dalla Spy Story che nel 2007 coinvolse Ferrari e McLaren, fino all’infrazione sul Budget Cup che coinvolse proprio la Red Bull nel 2022 passando alla vicenda che nel 2008 costò la squalifica a Flavio Briatore per il presunto incidente “programmato” di Nelsinho Piquet a Singapore. Sembra proprio che la Formula 1 non riesca a stare lontano dalle polemiche.

In tanti anche all’interno dell’ambiente hanno sollevato dubbi circa le modalità con le quali ha preso forma la boccaccesca vicenda che rischia di minare dall’interno il futuro della Red Bull. Horner è stato assolto dal team dopo le accuse sulle presunte avances ad una dipendente, ma la tensione dentro alla scuderia resta altissima.

Polveriera Red Bull, il futuro di Verstappen diventa un’incognita

Sembra infatti che la vicenda sia diventata un pretesto per una resa dei conti tra le due “fazioni” interne a Milton Keynes. Da una parte quella facente capo al maggior azionista, il thailandese Chalerm Yoovidhya, che difende Horner, dall’altro “l’ala austriaca”, con protagonisti Helmut Marko e il figlio del compianto Dieter Mateschitz.

E Max Verstappen da quale parte sta? Già, il pilota olandese per il momento pensa solo a correre e a vincere, cosa che gli riesce molto facile alla guida di una Red Bull ancora più competitiva rispetto alla scorsa stagione. L’inizio del Mondiale 2024 è stato addirittura migliore rispetto al 2023, con due successi nei primi due GP, ma Super Max si trova costretto a rispondere a domande scomode sul futuro della scuderia. E, di riflesso, anche sul proprio.

Max Verstappen - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Max Verstappen – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

F1, Verstappen e quel messaggio alla Red Bull che infiamma il mercato piloti

A 27 anni Verstappen, pur sotto contratto fino al 2028, non può essere certo di restare a vita nel team che pure lo ha lanciato e valorizzato. Pur legato a Horner, peraltro, Max ha voluto spendere parole molto chiare per Marko rispondendo alle voci sulla possibile sospensione dello storico consulente della scuderia: “Il team sa che Helmut è una componente importante e quanto lo sia per me. Mandarlo via sarebbe una pazzia” il concetto espresso con molta franchezza da Verstappen prima del GP dell’Arabia Saudita.

Ecco allora che tra le righe si può pensare ad un vero e proprio avvertimento ai piani alti della Red Bull. Dopo Lewis Hamilton, che dal 2025 ha scelto di legarsi alla Ferrari, un altro campione del mondo potrebbe decidere di cambiare aria. L’addio di Verstappen a Milton Keynes sarebbe il preludio al possibile approdo proprio alla Mercedes al posto di Lewis, con una Red Bull magari priva anche del “mago” Adrian Newey costretta a voltare pagina e di fronte a un bivio. Puntare sull’esperienza di Fernando Alonso o sul talento di Kimi Antonelli, qualora la Mercedes lo lasciasse libero dopo l’ingaggio di Verstappen? Solo ipotesi al momento, ma che fanno parlare più delle corse…