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Carneficina in Serie A, massacrato un presidente | La situazione è gravissima

Serie A
Il logo della Serie A Tim – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il giro di boa della Serie A si avvicina, ma in attesa del mercato scoppia il caos in una delle piazze più calde in assoluto.

La Serie A si appresta a vivere un inedito tour di impegni durante le festività natalizie e di fine anno, il cui impatto sui tifosi sarà tutto da verificare a livello di presenze negli stadi e pure di audience televisiva.

Quanto all’impatto che la decisione della Lega Serie A ha avuto sui protagonisti del mondo del pallone, ovvero allenatori e giocatori e in generale gli staff delle squadre costretti a rinunciare alle quasi consuete vacanze a cavallo tra Natale e Capodanno, è fin troppo facile prevedere che la decisione non sia stata accolta con favore.

Si tratta in sostanza di un compromesso tra il tentativo, avvenuto nel 2020 e non ripetuto, di giocare anche a Santo Stefano, sulla scia della consolidata tradizione inglese, e la pausa invernale che ha caratterizzato a lungo il calcio italiano, ma che in Europa si riscontra, unicamente per motivi climatici, solo in Germania.

Tant’è, nel 2023 si giocherà il 23 dicembre, ma anche il 29 e 30, giusto in tempo per un sobrio brindisi di saluto al nuovo anno, perché poi tra Coppa Italia (2-4 gennaio) e Serie A, con l’ultima di andata spalmata tra il 5 e il 7 gennaio, non ci sarà molto spazio per rilassarsi. Come sempre in questi casi a beneficiarne, almeno dal punto di vista psicologico, saranno le squadre più in difficoltà sul piano della classifica.

Crisi e contestazione: Salernitana sull’orlo di una crisi di nervi

Perché fermarsi per 10 giorni o due settimane da ultimi della classe o con una striscia negativa aperta avrebbe rovinato… i Cenoni. Meglio restare ad allenarsi e cercare riscatto sul campo, come proverà a fare la Salernitana. I granata sono infatti alle prese con una situazione di classifica molto delicata, seppur non inedita.

Già due anni fa, infatti, nel campionato successivo al ritorno in A dopo 22 anni, i campani occupavano l’ultimo posto dopo 15 giornate con appena 8 punti, proprio come quest’anno. All’epoca l’impresa salvezza fu centrata grazie a un’incredibile rimonta nel girone di ritorno, ma ai tifosi granata questa speranza evidentemente non basta.

Danilo Iervolino
Il presidente della Salernitana Danilo Iervolino – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Salernitana, durissima contestazione al presidente Iervolino

Dopo il ko interno contro il Bologna, infatti, la parte più calda del tifo salernitano si è lasciata andare ad un’accesa contestazione nei confronti della squadra e della società, in particolare del presidente Danilo Iervolino. Poco meno di due anni dopo il suo avvento al vertice del club, l’imprenditore napoletano è già diventato inviso alla tifoseria, che si è lasciata andare a dure offese: “Iervolino pusillanime”, “Iervolino piccolo uomo” il contenuto di alcuni degli striscioni.

Presidente massacrato
Striscioni contro Iervolino – Fonte Facebook – ilgiornaledellosport.net

Iervolino mettici la faccia” si è letto in un altro striscione, alludendo alla decisione del Presidente di non incontrare i tifosi inferociti al termine della gara contro il Bologna. Gli esponenti della Curva Sud Siberiano hanno poi diffuso un comunicato per spiegare che non si tratta di una contestazione, bensì di “una richiesta di chiarezza”, frutto proprio del mancato faccia a faccia di domenica. A Inzaghi e ai giocatori il compito di cercare di rasserenare l’ambiente portando a casa più punti possibile nelle ultime giornate prima della fine del 2023, prima che la società provi a raddrizzare, affidandosi al mercato di gennaio, una stagione partita male fin dalle prime incomprensioni estive con l’allora tecnico Paulo Sousa.