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Allarme Milan, meno 4 in classifica | Per i rossoneri sarà ancora più dura

Paolo Scaroni
Il presidente del Milan Paolo Scaroni – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Piove sul bagnato in casa rossonera: dopo l’ennesima sconfitta la classifica si fa ancora più problematica, società in allarme.

Dall’Atalanta all’Atalanta. Da una sconfitta all’altra, ma molto diverse. Talmente tanto da poter rappresentare l’alfa e l’omega di un intero ciclo, quello, durato quasi quattro anni, vissuto da Stefano Pioli sulla panchina del Milan.

In tanti hanno fatto coincidere l’inizio del periodo di gloria dei rossoneri, coronato dalla vittoria dello scudetto nel 2022, con il punto più basso toccato proprio sul campo dell’Atalanta il 22 dicembre 2019. Un 5-0 che sembrava porre già fine all’era di Pioli, chiamato in panchina al posto di Marco Giampaolo solo nell’ottobre precedente.

Quel che è successo dopo lo sanno tutti, con il dramma dell’epidemia di Coronavirus che avrebbe impattato la vita quotidiana di tutti e pure il calendario calcistico, segnando però anche l’inizio della più imprevista delle svolte in casa Milan.

La lenta ripresa dopo il lockdown, il ritorno di Ibrahimovic e il lavoro dell’allenatore portarono a un’escalation di risultati culminata proprio con la vittoria del Tricolore numero 19 della storia rossonera. Poco meno di 1500 giorni dopo, tutto è cambiato e un’altra sconfitta contro l’Atalanta, seppur meno roboante, sembra aver segnato un’altra svolta.

Milan, classifiche a confronto: i numeri della crisi

Il quarto ko in 15 giornate di campionato non è infatti costato la perdita del terzo posto, complice la sconfitta del Napoli, ma ha fatto dilatare a nove punti il distacco dall’Inter capolista e a sette quello dalla Juventus seconda. Gap che sembrano difficilmente recuperabili visto il passo di chi sta davanti e le difficoltà del Diavolo.

Eppure, i motivi per provare a guardare al futuro, se non con ottimismo, con un pizzico di speranza non mancano. Intanto i punti in meno rispetto alla scorsa stagione dopo 15 giornate sono “solo” quattro e pure il distacco dalla vetta è simile, se è vero che un anno fa il Napoli era a +8 sul Milan secondo.

Stefano Pioli
La delusione di Stefano Pioli – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Calendario e mercato: le speranze del Milan per uscire dal tunnel

Poi, il calendario. Fino alla partita contro la Roma del 14 gennaio i rossoneri non dovranno affrontare scontri diretti e potranno cercare di mettere punti in cascina grazie ad una serie di impegni non proibitivi, senza dimenticare che il Milan è ancora in corsa anche in Coppa Italia, altro obiettivo che può diventare importante in un’annata così difficile.

Il differenziale rispetto alla scorsa stagione potrebbe quindi presto cambiare “verso”, pensando al fatto che la squadra entrò in una crisi profonda proprio un anno fa circa, nel gennaio del 2023. In attesa che il mercato porti rinforzi in tutti i reparti, per restare in lizza per l’ultimo obiettivo rimasto, un posto tra le prime quattro, occorre però registrare la difesa. Mai prima d’ora nell’era Pioli il Milan aveva incassato 18 gol dopo 15 giornate.