Possiamo anche sacrificarlo | Semaforo verde di Thiago Motta: Allegri lo amava, per lui è di troppo
Cambia l’allenatore e cambia la preferenza. Da Allegri era amato, ma Motta lo ritiene sacrificabile: l’addio è alle porte
Con la stagione ufficialmente terminata e il licenziamento da parte di Massimiliano Allegri per cattiva condotta nei confronti di dirigenti e giornalisti si chiude un ciclo in casa Juventus, terminato con la qualificazione alla prossima edizione di Champions League e la finale di Coppa Italia conquistata.
Il mister livornese si separa per la seconda volta dalla Juventus, la prima durata dal 2014 al 2019, lasciando 12 trofei: 5 Scudetti, 5 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane (e due finali di Champions League raggiunte, una nel 2015 ed una nel 2017).
Al suo posto arriva Thiago Motta, che approda a Torino dopo una breve parentese a Genoa, un anno a Spezia e due anni favolosi alla guida del Bologna, con il quale ha raggiunto la qualificazione in Champions League dopo 60 anni dall’ultima volta, portando uno stile di gioco opposto a quello a cui ci siamo abituati negli ultimi anni in casa bianconera.
Per l’italo brasiliano c’è necessità di avere una squadra attiva sia con la palla che senza, che si muova continuamente negli spazi e che aggredisca l’avversario mantenendo la pressione alta, il tutto unito in un modulo che varia dal 4-3-3 al 4-2-3-1, nel quale ogni giocatore ha il suo compito ben preciso.
Su chi puntare
È ancora presto per definire chi saranno i punti fermi nella nuova Juventus di Motta, con le preferenze che varieranno in base al calciomercato, dunque dagli acquisti e dalle cessioni. Ciò che è sicuro è che punterà molto sui giovani, così come a Bologna, con il pieno appoggio da parte della dirigenza.
Oltre che dal mercato, i giovani calciatori saranno reperiti dalla Next Gen, seconda squadra Under 23, tramite la quale il club ha già scoperto talenti del calibro di Fagioli, Miretti e Yildiz e che a breve farà arrivare in prima squadra Savona, Muharemovic, Hasa, Nonge e Cerri.
In stand-by
Il nuovo mister si è però fatto già un’idea su chi può partire e chi no. Tra i nomi in uscita spunta a sorpresa quello di Federico Chiesa, la cui trattativa per il rinnovo è in fase di stallo per una netta differenza tra domanda ed offerta ed il contratto in scadenza tra un anno.
Nonostante sia uno dei giocatori chiave, dopo 4 anni in bianconero il suo addio sembra essere oramai alle porte, con la Juventus che ha già fissata il prezzo per il suo cartellino nel caso in cui non si trovi definitivamente un accordo tra le parti, con il Napoli e vari club della Premier League pronti all’assalto per acquistarlo.