Va bene chiunque tranne lui: panchina Napoli, il DNA vincente non basta | Scartato il mister che sognano tutti
Ennesimo candidato per la panchina del Napoli ma il suo palmarès non basta: scartato anche il top allenatore
Nel giro di un solo anno possono cambiare tante cose ed è ciò che stanno vivendo i tifosi partenopei con il proprio Napoli, passati dall’avere il fortissimo desiderio che lo scorso campionato non terminasse più a non vedere l’ora che termini l’attuale.
La scorsa stagione la squadra azzurra ha chiusa al primo posto con 90 punti, vincendo il Terzo Scudetto della loro storia dopo 33 anni; questa stagione è l’esatto opposto: si classificherà nelle ultime posizioni della parte sinistra del tabellone, conquistando il record negativo dei peggiori Campioni d’Italia di sempre.
Sin dall’addio di Spalletti si respirava un’aria diversa, che si è confermata durante la stagione. Nessuno è riuscito più a creare lo stesso gruppo e a portare la stessa mentalità dell’attuale CT della Nazionale Italiana, tanto da cambiare tre allenatori durante il corso della stagione, non giovando di nessun risultato.
Fuori dalla corsa Scudetto sin dai primi mesi di campionato, fuori agli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Frosinone di Di Francesco e fuori agli ottavi di finale di Champions League contro il Barcellona di Xavi. Una stagione finita già a febbraio, che non può che essere definita fallimentare.
Cambiamenti in vista
Il periodo estivo sarà fondamentale per il presidente De Laurentiis che dovrà riorganizzare al meglio la società sotto ogni aspetto per dimenticare quanto prima questa stagione disastrosa e ritornare competitivi per le competizioni nazionali ed europee.
Come da lui sottolineato in una recente intervista il club subirà un’importante rivoluzione, che non lascerà scampo a nessun dettaglio. Cambierà l’organigramma del club con nuovi dirigenti, cambieranno le infrastrutture utilizzate cercando di costruire un nuovo centro che si ispiri al Viola Park di Commisso e acquisterà un numero significativo di calciatori, che saranno dettati dal nuovo allenatore.
Disprezzo totale
Sono tanti i nomi che circolano per il dopo Calzona, con il presidente che si sta prendendo quanto più tempo possibile per scegliere chi guiderà la sua squadra, cercando di non ripetere gli stessi errori della scorsa estate. A differenza di quest’ultima però, ci sono tanti nomi appetibili, tra cui Conte, De Zerbi e Allegri, sui quali non tutti hanno un giudizio unanime.
Sul tecnico toscano recentemente esonerato dalla Juventus, si è espresso Emanuele Calaiò, ex giocatore del Napoli dal 2005 al 2008, che non ha accolto benissimo la possibilità che Allegri diventi il nuovo allenatore: “Allegri a Napoli? Mi verrebbe l’orticaria, è uno dei nomi che non vorrei sulla panchina degli azzurri. Il Napoli, nonostante la deludente stagione, è forte e ha qualità, Massimiliano Allegri è invece l’emblema del non-gioco. Non me ne voglia, ma spero che sia un altro l’allenatore che guiderà la compagine azzurra”.