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Ma quale Napoli, tra un po’ mi ritiro | La panchina azzurra perde un altro candidato: i tifosi speravano in lui

Panchina Napoli - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Panchina Napoli – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Impazzano i nomi per il ruolo di nuovo allenatore del Napoli: perde quota uno dei candidati più apprezzati dalla tifoseria.

Tra le tre panchine eccellenti della Serie A che si apprestano a cambiare “inquilino” dalla prossima stagione, quella del Napoli ha per il momento la situazione più intricata. Se infatti Milan e soprattutto Juventus hanno uno o due candidati che si stagliano sugli altri, non è così per gli azzurri.

Del resto il presidente Aurelio De Laurentiis è consapevole di non poter sbagliare (più) nulla al termine del più classico degli annus horribilis. La stagione del dopo-scudetto non poteva essere più travagliata, con tre allenatori succedutisi in panchina, ma soprattutto più fallimentare a livello di risultati.

Mai in corsa per lo scudetto, fuori dalla Coppa Italia agli ottavi dopo l’umiliazione subita al Maradona contro il Frosinone, solo in Champions League Di Lorenzo e compagni hanno fatto il proprio, arrendendosi agli ottavi al Barcellona dopo comunque una fase a gironi non brillante.

Lo stesso De Laurentiis, tornato nel mirino della tifoseria dopo l’anno di “tregua” coinciso con la cavalcata-scudetto, si è assunto per tempo le proprie responsabilità, ma ora alle parole devono seguire i fatti. Ovvero la programmazione del rilancio della squadra, che passa prima di tutto dalla scelta del prossimo allenatore.

Napoli, una panchina… per tanti: il casting di De Laurentiis

Una volta individuata la guida tecnica potrà infatti partire la definizione delle linee guida per il mercato, da costruire per buona parte sull’incasso della cessione di Victor Osimhen. Chi sarà l’erede del nigeriano dipenderà anche dalla filosofia dell’erede di Francesco Calzona, il cui mandato si concluderà con l’ultima giornata di campionato.

Il casting è apertissimo, ma per forza di cose si chiuderà al massimo entro i primi giorni di giugno. Da Antonio Conte, sogno della tifoseria in quanto sinonimo di ambizioni e investimenti, a Gian Piero Gasperini, passando per Stefano Pioli e Vincenzo Italiano. Il nuovo allenatore degli azzurri sarà questo, anche perché un grande ex si è appena chiamato fuori.

Maurizio Sarri - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Maurizio Sarri – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Ritorno in panchina? Maurizio Sarri allo scoperto sul proprio futuro

“Pizzicato” dai media durante la presentazione di una candidato sindaco della propria città d’adozione, Figline Valdarno, Maurizio Sarri ha infatti dribblato le voci che lo danno prossimo al rientro in panchina: “ Il mio futuro? Ora vado a pranzo con i’ mi’babbo. Fra 2-3 anni smetto e mi occuperò di aiutare il mio territorio e le persone che se lo meritano per quello che hanno fatto negli anni”.

Avvicinato al Torino, ma soprattutto al Bologna per l’eventuale successione di Thiago Motta, Sarri sarebbe anche una suggestione per lo stesso De Laurentiis. Del resto, al netto del turbolento addio del 2018, il triennio di Sarri al Napoli è scolpito nella storia del club e del calcio italiano, oltre che della carriera personale dell’allenatore. Il ritorno al Maradona resta però uno scenario improbabile e del resto Sarri non pare avere neppure troppa voglia di tornare: “Nei giorni scorsi mi sono fermato a un allenamento degli Under 12 locali e ho visto il calcio vero. Sono tornato a casa con un senso di contentezza” ha concluso l’ex tecnico anche di Chelsea e Juventus.