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Con il Napoli ormai ho chiuso: ambientamento fallito e addio imminente | De Laurentiis non può fare più nulla

Calzona Osimhen Kvaratskhelia - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Calzona Osimhen Kvaratskhelia – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Con l’Europa ormai lontanissima in casa azzurra si contano i giorni per la fine di una stagione disastrosa: un addio illustre è alle porte.

La nemesi del Napoli ora è totale. Esattamente un anno dopo l’inizio dei festeggiamenti per la conquista del terzo scudetto della storia, gli azzurri sono tornati a Udine. Amaro scherzo del calendario, ma la beffa è proseguita… durante la partita.

Dal 3 maggio 2023 al 6 maggio 2024 per la squadra del presidente De Laurentiis è cambiato tutto. In apparenza non sul campo, dal momento che ieri come oggi il risultato finale è stato di 1-1, con Victor Osimhen marcatore del Napoli. A cambiare è stato lo scenario, radicalmente diverso così come l’umore dell’ambiente.

Il pareggio subito nei minuti di recupero ad opera di Isaac Success ha infatti virtualmente certificato la mancata qualificazione del Napoli alle coppe europee della prossima stagione, dopo 14 anni consecutivi tra Champions League e Coppa Uefa/Europa League. Ormai irraggiungibili i primi cinque sei posti, anche il settimo sembra fuori portata.

Nulla di troppo sorprendente in coda ad una stagione da incubo, che colloca il Napoli tra le peggiori squadre scudettate di sempre nella stagione post-tricolore. Sulle cause di un flop inatteso almeno in queste proporzioni si è già dibattuto tanto e De Laurentiis non si è sottratto alle proprie responsabilità.

Napoli, addio Europa: le ragioni di un crollo un anno dopo lo scudetto

Fin dalla fine del 2023 il presidente del Napoli ha ammesso di aver sottovalutato l’importanza della gestione di un’annata così delicata, a partire dalla scelta dell’erede di Luciano Spalletti e dai successivi avvicendamenti in panchina. Fallimentare è stata la decisione di richiamare Walter Mazzarri, ma anche il suo successore non ha inciso.

Arrivato lo scorso 19 febbraio, a Francesco Calzona non è bastato conoscere in profondità l’ambiente azzurro grazie alle esperienze da secondo di Sarri e dello stesso Spalletti. Dopo un buon inizio la squadra ha mostrato i soliti difetti, lasciando a desiderare in particolare nella fase difensiva. I problemi, però, non sembrano essere solo di natura tecnica.

Francesco Calzona - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Francesco Calzona – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Napoli, retroscena Calzona: il vero rapporto con lo spogliatoio

Secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’, infatti, il feeling tra Calzona e lo spogliatoio azzurro non sarebbe mai scattato, al punto che il tecnico calabrese, ma toscano d’adozione, sarebbe di fatto un separato in casa. Si possono spiegare anche così le ultime prestazioni e gli ultimi risultati, come le rimonte subite contro Frosinone e Roma, prima dell’Udinese.

Insomma, tanto il gruppo, quanto lo stesso allenatore non vedono l’ora che si concluda quest’annata disgraziata. Calzona, atteso in estate dall’avventura a Euro 2024 come ct della Slovacchia, aveva accettato l’incarico con la speranza di riuscire a strappare la conferma per la prossima stagione, ma le cose sono andate molto diversamente, non solo per i risultati. Dalle parti di Castelvolturno sta per aprirsi un nuovo capitolo.