“La vittoria non arriverà”: Formula 1, l’apparente calma è già finita | Dito puntato contro la Scuderia
La stagione della F1 è appena iniziata, ma gli esiti dei primi GP hanno creato i primi effetti: scoppia la tensione all’interno di un top team.
Il Mondiale 2024 di Formula 1 è iniziato da poco più di un mese, eppure c’è già chi guarda… al 2025. Già, perché chi tira le fila della disciplina regina del motorsport non può perdere di vista la programmazione, punto di forza di ogni azienda che funziona.
E la Formula 1 funziona eccome. Il calo di interesse è infatti un lontano ricordo di diversi anni fa. Il gran lavoro fatto da Stefano Domenicali, ex team principal della Ferrari oggi presidente e amministratore delegato do Formula One Group, la società che organizza il Mondiale, sta infatti dando frutti eccellenti.
Infatti, a dispetto di una competizione sportiva non sempre avvincente (eufemismo…), ma solo a causa dello strapotere della Red Bull, l’interesse per la F1 è rifiorito da tempo. I circuiti fanno registrare continui record di spettatori e gli ascolti sono in aumento, così come la partecipazione degli appassionati sui canali social.
Le richieste per organizzare un GP piovono da ogni parte del mondo, ma il calendario del Mondiale 2025 è già stato definito e ufficializzato. A chi è rimasto fuori non resta che sperare nel 2026, che sarà il vero anno zero per la Formula 1.
La Formula 1 e i nuovi regolamenti: il 2026 sarà l'”anno zero”
Il Mondiale di quell’anno segnerà infatti il debutto dei nuovi regolamenti e quella data è indicata da molti come quella nella quale prenderanno forma significativi cambiamenti nei rapporti di forza tra le scuderie. Tante sono le scuderie che nel 2026 sperano di essere competitive a tal punto da aspirare alla vittoria del Mondiale.
In casa Ferrari quell’anno era stato indicato non a caso da John Elkann in tempi non sospetti come la data limite per tornare a vincere, ma la speranza del Cavallino è condivisa dall’Audi, che entrerà nel Circus proprio nel 2026, così come dalla Mercedes per recuperare gli antichi splendori e dalla McLaren per annullare il gap che la separa dai top team.
La McLaren tra sogni e realtà: “Non vinceremo a breve”
La scuderia di Woking è attualmente la terza forza del Mondiale alle spalle di Red Bull e Ferrari e davanti a Mercedes e Aston Martin. Una posizione consolidata da ormai un anno, dal salto di qualità compiuto dal team sotto la direzione sportiva di Andrea Stella. Eppure la vittoria continua a non arrivare. La McLaren, a differenza della Ferrari, non è riuscita ad approfittare dei rarissimi incidenti di percorso subiti dalla Red Bull nell’ultimo anno e mezzo. E secondo il pensiero dei piloti ufficiali quel momento non arriverà a breve.
“A breve non torneremo a vincere, questo è certo – ha dichiarato Lando Norris all’arrivo a Shanghai, sede del GP di Cina – ma credo che potremo arrivarci, nel posto giusto e al momento giusto, se miglioreremo la vettura nel modo giusto“. L’unica vittoria della McLaren è stata ottenuta da Daniel Ricciardo nel GP d’Italia 2021, unico successo del team dal 2013 ad oggi. Troppo poco per una scuderia che non vince il Mondiale piloti dal 2008 con Lewis Hamilton e che fa parte della storia della F1 per i successi ottenuti con leggende come Niki Lauda, Alain Prost e Ayrton Senna, fino a Mika Hakkinen e allo stesso Hamilton.