Sinner, notte insonne dopo la batosta: “Io dico solo questo…” | Con 4 parole ha distrutto tutto
La beffarda sconfitta contro Tsitsipas nella semifinale del Masters 1000 di Montecarlo ha lasciato il segno: i rimpianti di Jannik.
Due sconfitte in un mese. Questa l’”anomala” media del 2024 di Jannik Sinner, aggiornata dopo il rocambolesco ko subito contro Stefanos Tsitsipas nella semifinale del Masters 1000 di Montecarlo, primo appuntamento sulla terra della stagione dell’altoatesino.
Dopo aver perso la semifinale di Indian Wells contro Carlos Alcaraz a inizio marzo, Sinner ha fallito l’approdo alla finale del torneo del Principato, bissando quindi il risultato dello scorso anno quando a sconfiggerlo su Holger Rune. Del match contro Tsitsipas si parlerà ancora a lungo a causa dell’incredibile errore commesso dal giudice di sedia Aurelie Tourté in uno dei momenti cruciali della partita.
Quell’errata valutazione sulla seconda di servizio del greco sul 3-1 per Sinner ha cambiato la storia del game che si sarebbe dovuto concludere con il doppio fallo di Tsitsipas. Sinner ha infatti visto vanificarsi in quel momento la possibilità di andare in vantaggio di due break e di volare sul 4-1.
Facile immaginare che Jannik, nonostante una condizione atletica non perfetta, avrebbe fatto propria la partita nei minuti successivi per poi andarsi a giocare la finale con Casper Ruud. La certezza, tuttavia, ovviamente non c’è, pertanto restano solo i rimpianti per quanto avvenuto in quegli istanti.
Masters 1000 Montecarlo, Sinner tra beffa, rabbia e ingenuità
Lo sport, come la vita, è spesso una questione di scelte da fare in una frazione di secondo, dettate dal proprio carattere e anche dall’istinto. Quella del giudice si è rivelata evidentemente sbagliata di ben sette centimetri, al pari però di quella dello stesso Sinner.
Se infatti l’assenza dell’occhio di falco dalla maggior parte dei tornei sulla terra può, almeno in parte, assolvere Tourté da un errore comunque macroscopico, proprio alla luce di questo dettaglio regolamentare Jannik avrebbe dovuto interrompere lo scambio e chiedere la revisione del punto. Ma perché ciò non è avvenuto?
Sinner e il retroscena dopo la sconfitta contro Tsitsipas
La risposta è arrivata da Paolo Bertolucci, che nel corso del podcast “La telefonata” ha rivelato di aver fatto chiarezza a riguardo parlando con Simone Vagnozzi, il coach di Sinner: “Mi ha detto che Sinner nella risposta era in allungo e aveva mandato la palla nell’altro campo – le parole di Bertolucci – Ha preferito proseguire, poi ha sbagliato il passante. Io dico solo che non ho dormito la notte per l’incazzatura”.
Chissà insomma se, al di là della solita compostezza durante le interviste post-match, a microfoni spenti Sinner ha capito di aver peccato di ingenuità. Di sicuro non si sarebbe comportato così un grande ex del tennis italiano e mondiale come Adriano Panatta che, sempre durante il podcast, ha sfoderato a riguardo la propria proverbiale ironia: “Cosa avrei fatto io? Avrei buttato a mare il giudice con tutto il seggiolone, il microfono e l’ombrellino”.