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Pioli, individuato il degno successore | L’occasione è irripetibile: il nuovo tecnico è pronto al ‘sì’

Stefano Pioli - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Stefano Pioli – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Troppi alti e bassi: l’avventura del tecnico emiliano sulla panchina del Milan può concludersi a fine stagione. L’erede è pronto.

Grazie allo scudetto vinto nel 2022, ma non solo, Stefano Pioli ha conquistato di diritto un posto per l’eternità nell’Olimpo degli allenatori della storia del Milan. I risultati parlano a favore del tecnico emiliano, che già 12 mesi prima di festeggiare il Tricolore aveva ottenuto un risultato importante.

Al termine della stagione 2020-’21, infatti, quella che vide l’Inter di Antonio Conte laurearsi campione d’Italia, nonché la prima annata intera vissuta da Pioli alla guida del Milan, i rossoneri si erano conquistati il diritto di tornare a giocare la Champions League, la “casa” storica del Diavolo, che tuttavia non partecipava alla competizione dal 2014.

La ricostruzione è stata un’opera lenta, messa in atto tassello dopo tassello e completata dal traguardo della semifinale di Champions disputata lo scorso anno e persa contro l’Inter. Per numero di panchine, del resto, Pioli è al sesto posto assoluto nella storia del Milan, fresco di sorpasso su Arrigo Sacchi e alle spalle solo di miti come Nereo Rocco, Carlo Ancelotti, Gipo Viani, Fabio Capello e Nils Liedholm.

Rispetto agli illustri predecessori, tuttavia, Pioli non può vantare una bacheca altrettanto ricca, se è vero che il suo Milan ha conquistato “solo” uno scudetto. Il tempo per porre rimedio comunque c’è, dal momento che i rossoneri, virtualmente tagliati fuori dalla corsa allo scudetto, quest’anno puntano forte sull’Europa League.

Quale futuro per Stefano Pioli? Il Milan riflette

Il calcio, però, come noto non ha memoria e i tifosi neppure. Così a causa di qualche passaggio a vuoto subiti nelle ultime due stagioni lo storico coro “Pioli is on fire”, colonna sonora dei festeggiamenti dello scudetto, è sfiorito, sostituito da qualche espressione di insoddisfazione rispetto all’operato dell’ex allenatore di Lazio e Inter.

Il futuro della panchina rossonera sarà deciso a fine stagione, sebbene dalla parte del tecnico emiliano ci sia un contratto in essere. Pioli è infatti non solo il secondo allenatore più “longevo” della Serie A attuale, essendo in carica da quattro anni, “peggio” del solo Gian Piero Gasperini, ma è vincolato al Milan fino al 30 giugno 2025.

Raffaele Palladino - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Raffaele Palladino – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Panchina Milan, il consiglio di un grande ex

Ad oggi, tuttavia, nessun osservatore si sentirebbe di scommettere su una riconferma sicura, anche perché il “nuovo che avanza” in panchina si fa sempre più intrigante. Dallo stesso Milan alla Juventus, fino al Napoli, infatti, la prossima estate si potrebbe assistere a numerosi cambi di allenatore, con diversi giovani pronti a vivere la grande occasione. Uno dei tecnici più in vista è Raffaele Palladino, reduce da due ottime stagioni a Monza e “consigliato” al Milan da un grande ex.

Intervenuto a Milannews.it proprio prima del derby Monza-Milan, infatti, Roberto “Dustin” Antonelli, ex attaccante dei brianzoli, ma pure del Milan della Stella, campione d’Italia nel 1979, ha tessuto le lodi di Palladino: “Palladino è un ormai un allenatore che è pronto a compiere il salto in un club di prima fascia e lo farà”. Chiaro però anche il punto di vista di Antonelli su Pioli: “Detto questo il Milan ha Pioli, allenatore che io terrei”.