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“La Roma lo ha esonerato”: tutti responsabili ma a pagare è il mister | Fulmine a ciel sereno

Panchina Roma - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Panchina Roma – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Giallorossi senza pace: alta tensione anche dopo l’addio di Mourinho, acque agitatissime dopo la prima sconfitta della gestione De Rossi.

La sconfitta contro l’Inter ha posto fine all’imbattibilità della Roma targata Daniele De Rossi. Perdere contro la lanciatissima capolista della Serie A non può certo essere considerato un risultato troppo deludente o inatteso, eppure in casa giallorossa il clima non è dei migliori.

La Roma ha infatti dimostrato di saper tenere testa anche alla squadra più forte e completa del campionato, al punto da riuscire a ribaltare già prima dell’intervallo il gol con cui Francesco Acerbi aveva portato in vantaggio i nerazzurri. Quelle siglate da Mancini ed El Shaarawy sono però state solo reti illusorie.

La reazione dell’Inter è stata infatti dirompente, sul piano nervoso e tecnico, così già prima del 15’ del secondo tempo la Roma si è trovata sotto di un gol, senza più riuscire a ribaltare l’inerzia di una partita che la capolista ha gestito con la personalità della grande squadra.

Daniele De Rossi non ha ovviamente drammatizzato le conseguenze di un ko che ha comunque avuto risvolti importanti sul piano della classifica, allontanando quel 4° posto con conseguente ritorno in Champions League che ormai da anni è l’obiettivo dichiarato della società, per motivi economici e non solo.

Roma, il futuro di Daniele De Rossi resta in bilico

Insomma, quanto fatto nelle prime tre partite della gestione tecnica iniziata dopo l’esonero di José Mourinho, ovvero le vittorie contro Verona, Salernitana e Cagliari, è stato ridimensionato dal primo, vero ostacolo importante che la nuova Roma si è trovata di fronte in campionato. La stagione è ancora lunga, ma dall’esito della stessa dipenderà anche il futuro dello stesso De Rossi.

L’ex centrocampista di Roma e nazionale ha infatti firmato con il club del proprio cuore solo fino al termine della stagione, senza alcuna opzione di rinnovo. Un rischio calcolato da parte di un allenatore di fatto alla prima, vera esperienza da prima guida, a parte la breve e deludente avventura alla Spal. In caso di mancata conferma al termine della stagione, quindi, non si potrebbe neppure parlare di esonero.

José Mourinho - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
José Mourinho – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Mourinho-Roma, la storia infinita: “L’esonero è stato inevitabile

Chi invece la Roma l’ha lasciata tra mille polemiche è stato proprio Mourinho. Il tecnico portoghese continua a essere nel cuore della tifoseria giallorossa, che quasi settimanalmente non manca l’occasione per testimoniare la propria riconoscenza allo Special One, non solo per i risultati portati nei primi due anni. L’esonero, però, è arrivato al culmine di un periodo negativo.

A sottolineare tutto questo è stato il popolare giornalista Alessandro Vocalelli. Intervenuto ai microfoni di Radio Radio l’editorialista de La Gazzetta dello Sport ha così commentato la tensione che ancora si respira all’interno del tifo giallorosso: “Il tifoso ha il pieno diritto di esprimere disappunto, ma la Roma ha esonerato Mourinho perché le cose non stavano andando bene”. “Erano tutti responsabili” ha aggiunto Vocalelli, sottolineando quindi anche le responsabilità della squadra, che ha davanti tre mesi per salvare la stagione.