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“Non possono esonerarlo”: presidente bloccato | Vorrebbe mandarlo via ma questo glielo impedisce

Non possono esonerarlo - Ansa - ilgiornaledellosport.net
Non possono esonerarlo – Ansa – ilgiornaledellosport.net

Presidenza bloccata. Vogliono l’esonero, ma non possono attuarlo: un motivo fondamentale impedisce l’addio dal club

Il mondo del calcio è un mondo incredibilmente complesso. Il motore di esso sono i tifosi con la loro smisurata passione per una determinata società, la quale è suddivisa in svariate gerarchie: tra le più chiacchierate, giocatori ed allenatore.

L’allenatore è il ruolo più bersagliato, specialmente dalle critiche. Quando una squadra vince, raramente si da merito al tecnico, che in realtà è colui che dirige i suoi assistiti prima di scendere in campo; la maggioranza delle volte si premiano i calciatori.

L’esatto contrario accade quando la squadra perde. Seppur capiti che i colpevoli siano i calciatori per le troppe occasioni sprecate o per gli evidenti errori in fase difensiva, la ragione della sconfitta viene sempre e solo attribuita all’allenatore.

In caso siano frequenti i risultati negativi della squadra, è il primo ad esser mandato via. C’è il caso in cui l’addio tra le due parti avviene consensualmente e il caso in cui è voluto unicamente dalla società, facendo sì che l’allenatore esonerato resti ancora dipendente dal punto di vista economico.

Massima spesa, minima resa

Ci sono casi rari in cui l’esonero non può avvenire, poiché ci sono cause di forza maggiore che lo impediscono. È ciò che sta accadendo al Chelsea, il cui presidente, Tedd Boehly, sembrerebbe essere intenzionato a mandar via Mauricio Pochettino dopo l’ennesima sconfitta in campionato.

Ha perso l’ultima partita di Premier League per 2-4 in casa contro il Wolverhampton, sprofondando all’11esimo posto con soli 32 punti conquistati, ottenuti tramite 9 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte in 23 gare totali disputate.

Mauricio Pochettino – foto ANSA – ilgiornaledellosport.net

Lontano dagli obiettivi

Il caso Chelsea è surreale. Nonostante la società abbia speso nelle ultime due annate di calciomercato una cifra complessiva di 1.3 miliardi di euro, la squadra non riesce ad ottenere risultati, ed è totalmente lontana dagli obiettivi stagionali prefissati.

I Blues al momento non possono permettersi il lusso di esonerarlo. Come spiegato dal Daily Mail, licenziare Pochettino potrebbe esporre la società ad una sanzione per il fair play finanziario, a causa degli elevati costi dell’esonero. Le opzioni per sostituirlo ci sarebbero: Xabi Alonso del Bayern Leverkusn e Xavi del Barcellona, che lasceranno sicuramente le rispettive società al termine della stagione; José Mourinho, libero dopo l’esonero a Roma, Thomas Frank del Brentford e Michel Sanchez, che sta disputando una fantastica stagione al Girona.