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Sorpresa alla Pinetina, Inzaghi trova un tesoro: ‘Non servono acquisti’ | Reparto sistemato

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi applaude e saluta i tifosi dell’Inter – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Archiviato il titolo d’inverno, il tecnico dell’Inter sorride: individuata la soluzione per sfuggire alla “Lautaro dipendenza”.

Con tanto cuore, parecchia determinazione e un pizzico di fortuna l’Inter è riuscita a cucirsi… mezzo scudetto sulle maglie. Il 50% della corsa verso la tanto inseguita seconda stella è stato compiuto, dal momento che la squadra di Simone Inzaghi ha conquistato il simbolico titolo di campione d’inverno.

L’ultima partita del girone d’andata, a San Siro contro un Verona già parecchio indebolito dal mercato, sembrava essere la classica gara da vincere, se non in tranquillità, quantomeno senza troppe sofferenze, in modo da tenere a distanza la Juventus che sarebbe scesa in campo il giorno successivo a Salerno.

Quello che è successo nel match contro i gialloblù è invece noto a tutti. Il gol del solito Lautaro Martinez, il numero 16 di un’andata da incorniciare per il Toro, non è bastato per mettere in discesa il match, che si è anzi trasformato negli ultimi 20 minuti in un vero e proprio romanzo thriller, con tanto di finale caldissimo, a livello di polemiche e non solo.

Al termine della partita Inzaghi ha cercato di stare alla larga dalle tensioni, elogiando i propri ragazzi per aver dato tutto per portare a casa un successo d’oro e in generale per una prima parte di stagione condotta a ritmi infernali, con 48 punti conquistati sui 57 a disposizione. Nelle ultime 11 partite di campionato solo Juventus e Genoa sono riuscite a togliere punti ai nerazzurri.

Inter, attacco a due facce: Lautaro è inarrestabile, ma le alternative…

Eppure, si sa, anche il migliore dei quadri se osservato con insistenza può presentare qualche imperfezione. Nel caso dell’Inter non ci si può che riferire al fatto che la coperta in attacco è, se non corta, quantomeno disomogenea a livello di qualità e affidabilità nel paragone tra titolari e rincalzi. Uno spunto che viene dai numeri, quelli che recitano 23 gol realizzati dalla coppia Lautaro-Thuram, contro gli appena quattro di Arnautovic e Sanchez insieme, dato a quale si arriva sommando tutte le competizioni.

In Serie A l’ex Bologna ha timbrato solo una volta, in casa del Genoa, mentre il Niño Maravilla è ancora fermo a zero. Una statistica che non può che mettere preoccupazione in vista della seconda parte di stagione, considerando l’inevitabile stanchezza che può colpire i titolari e il fatto che Marko e Alexis, oltre che non giovanissimi, sono pure soggetti a infortuni.

Henrikh Mkhitaryan
Henrikh Mkhitaryan, alla seconda stagione con l’Inter – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Inzaghi cambia l’Inter: idea Mkhitaryan seconda punta

Lo stesso Inzaghi e la coppia di dirigenti dell’Inter addetti al mercato, formata da Piero Ausilio e Beppe Marotta, ha già affrontato il tema e riflettuto insieme sulle possibili soluzioni. Ebbene, queste non passeranno dal mercato: Tajon Buchanan resterà l’unico innesto invernale per l’Inter, pertanto i… nuovi gol dovranno essere cercati dalle risorse interne.

Ecco allora che l’ultima idea uscita dal “laboratorio Inzaghi” è quella di provare come attaccante Henrikh Mkhitaryan. Il fantasista armeno è uno degli intoccabili per il tecnico piacentino, ma grazie alla propria duttilità e alle proprie qualità tecniche può venire schierato anche come punta d’appoggio, ruolo ricoperto in qualche occasione nella Roma e pure in nazionale. Tra l’altro questa opzione permetterebbe di dare più spazio a Davide Frattesi, che proprio alla fine di un’andata da quasi spettatore ha segnato il gol da rapace d’area contro il Verona. Un acuto che sembra preludere a una seconda parte di stagione con un minutaggio ben superiore.