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Tifosi infuriati, fuori dallo stadio succede il delirio | Adesso rischia l’addio

Fiorentina vs Milan – foto ANSA – ilgiornaledellosport.net

Fuori lo stadio il caos più totale: i tifosi sono infuriati e rischia di lasciare la squadra. La situazione è gravissima

Il calcio è uno, se non lo sport più seguito al mondo. Questo perché regala emozioni uniche, positive o negative che siano, a centinaia di milioni di tifosi che lo seguono e amano la propria squadra indistintamente.

Sensazioni studiate tramite un’indagine pioneristica e presentate dal Dottor Francisco Zamorano Mendieta, professore all’Università Sad Sebastiàn, che ha cercato di spiegare quante e quali emozioni nascono nel nostro cervello.

Durante l’indagine, sono stati posti  variati partecipanti sotto controllo che hanno assistito a 63 partite con reti e di come la loro attività celebrale, registrata mediante FMRI, cambiasse in base ai risultati della loro squadra tifata. In caso di trionfo, si attivava il sistema di gratificazione celebrale, mentre in caso di sconfitta veniva stimolata una riflessione interna, che cercava di alleviare il dispiacere per la perdita.

Inoltre, è stato notato come nelle situazioni di perdita, l’essere umano subisca un blocco dell’hub centrale che intensifica la probabilità di avvenimento di condotte aggressive o violente. Il dottore ha dunque evidenziato come ciò possa essere analizzato anche in ambiti diversi della vita e dunque come l’uomo reagisca a ciò che è negativo.

Scontro tifosi giocatori

Per tal motivo, quando la propria squadra tifata non vive un momento prospero, il tifoso reagisce in malo modo. Certo, non va fatta di tutta l’erba un fascio, perché c’è chi è capace di darsi un freno e non eccedere, ma spesso e purtroppo, nel calcio odierno non è così.

Quando si verificano questi casi, nella maggioranza dei casi, i professionisti quali calciatori, allenatori, dirigenti o di chiunque si parli, tendono ad evitare reazioni di qualunque tipo, sia per non creare caos, sia perché in quanto tali sono perennemente sotto i riflettori. Questo però non accade sempre, perché anche loro sono umani e gli capita di perdere le staffe.

Arthur Cabral – foto ANSA -ilgiornaledellosport.net

Crisi Benfica

È infatti ciò che è successo tra i tifosi del Benfica e Arthur Cabral. L’attaccante brasiliano, classe 1998, acquistato in estate dalla Fiorentina per 25 milioni di euro, non sta vivendo un buonissimo periodo di forma, così come l’intera squadra portoghese allenata da Roger Schmidt.

Dopo il pareggio contro il Farense, i tifosi hanno fortemente contestato la squadra, lanciando anche svariati oggetti all’intero del rettangolo di gioco. Al termine della partita, mentre i giocatori lasciavano lo stadio nelle loro autovetture, il più bersagliato è stato Cabral, che dopo le ennesime contestazioni ha risposto mostrando il dito medio. Un bel gestaccio, a cui tifosi però sono successivamente arrivate le scuse, spiegando come fosse amareggiato del suo comportamento e che fosse in preda alla rabbia, augurandosi di terminare la stagione nel migliore dei modi.