Spalletti chiama, ma la risposta è negativa: “Non veniamo” | Convocazione rifiutata
Per l’Italia è arrivato il momento della verità nelle qualificazioni ad Euro 2024, ma l’ambiente azzurro è scosso da due casi.
Un mese esatto dopo l’esordio sul campo della Macedonia del Nord, conclusosi con un 1-1 che ha complicato il cammino verso Euro 2024, per Luciano Spalletti è tempo di tornare a cercare di far battere all’unisono i cuori degli appassionati italiani di calcio, “provati” da troppi mesi di delusioni.
Il successore di Roberto Mancini come commissario tecnico della nazionale italiana vivrà infatti altri due appuntamenti cruciali sulla strada verso la rassegna della prossima estate in Germania, dove l’Italia, campione in carica dopo il trionfo del 2021 a Wembley, non potrà mancare nel faticoso processo di ricostruzione dopo aver mancato due edizioni consecutive del Mondiale.
La vittoria di Milano sull’Ucraina, tre giorni dopo il passo falso di Skopje, ha rimesso gli Azzurri in piena corsa per il secondo posto nel girone alle spalle dell’Inghilterra, ma il successo di San Siro dovrà essere messo a frutto conquistando almeno quattro punti tra la gara di Bari contro Malta e quella di Wembley contro i Tre Leoni di Southgate.
Una sconfitta a Londra infatti trasformerebbe in un vero spareggio la gara finale del girone, quella del 20 novembre contro l’Ucraina, che dovrebbe svolgersi a Leverkusen. Uno scenario da evitare per mille ragioni, sebbene l’Italia avrebbe comunque la via di fuga dei risultati di Nations League anche in caso di terzo posto.
Italia, due forfeit per Spalletti: Provedel e Zaccagni rifiutano la convocazione
Ottenere il pass diretto per Euro 2024 è un’iniezione di fiducia di cui tutto l’ambiente ha bisogno, due mesi dopo la traumatica, improvvisa e polemica fine dell’era Mancini. Eppure già poche ore prima del raduno a Coverciano in vista del doppio impegno in programma per sabato 14 e martedì 17 per Spalletti è già arrivato il tempo di incassare le prime brutte notizie, sotto forma di due forfeit rispetto alle convocazioni diramate sabato 7 ottobre.
Tra i 27 giocatori selezionati dal ct non ci saranno infatti i laziali Ivan Provedel e Mattia Zaccagni, usciti malconci dalla gara di campionato che la squadra di Sarri ha vinto per 3-2 contro l’Atalanta. Il portiere ha avvertito il riacutizzarsi dell’infortunio all’anca subito qualche settimana fa e dopo essere sceso in campo nelle ultime partite grazie a infiltrazioni ha deciso di approfittare della sosta per curarsi meglio.
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Nessun infortunio ufficiale invece per Zaccagni, tra i migliori contro la Dea, ma uscito poco prima dello scoccare dell’ora di gioco dopo aver accusato problemi alle caviglie, “martoriate” dagli interventi dei giocatori di Gasperini. “Speriamo bene” le parole di Sarri al termine della partita. Sfuma quindi per Provedel la possibilità di festeggiare con un’altra presenza nel ritiro dell’Italia l’ottimo momento personale suggellato dall’impresa del gol realizzato in Champions League contro l’Atlético Madrid.
Zaccagni, invece, era stato titolare nelle prime due uscite dell’era Spalletti e si annunciava come uno dei giocatori più in forma dell’attacco. Il ct azzurro ha deciso di non sostituire Provedel, pertanto i portieri resteranno tre, Donnarumma, Meret e Vicario. Al posto di Zaccagni è stato invece convocato Riccardo Orsolini del Bologna, che già a settembre era stato chiamato in corsa per prendere il posto dell’infortunato Mattia Politano.