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Juve, una croce sull’allenatore | Lo manda Conte, il provvedimento è immediato

Antonio Conte
Antonio Conte fornisce indicazioni ai suoi ex giocatori del Tottenham – foto ANSA – ilgiornaledellosport.net

Antonio Conte potrebbe essere al centro delle manovre di mercato dei bianconeri, 9 anni dopo il suo fragoroso addio alla Juventus.

È difficile in questo momento esprimersi sull’operato di Allegri in panchina: se è vero che quello visto sul campo negli ultimi due anni non è all’altezza della storia di un club prestigioso come la Madama, è altrettanto vero che Max ha traghettato la squadra nell’inferno dei processi per plusvalenze, oltre ad aver avuto oggettive attenuanti sulla condizione della sua rosa.

Condizione di cui lui non è responsabile, come ad esempio l’affaire Pogba: il francese è atteso all’importante controanalisi del 5 ottobre, che stabilirà definitivamente (oppure no) il suo futuro. Ad oggi, l’ipotesi più probabile resta quella della positività confermata (i casi di falsi negativi si attestano sotto l’1% di probabilità) e quindi una squalifica da definire a seconda delle sue responsabilità oggettive.

Ad oggi, con l’indisponibilità permanente del Polpo all’orizzonte e lo spostamento definitivo di McKennie a esterno (titolare, peraltro) di centrocampo, la mediana di Allegri è così composta: Locatelli come unico regista (lui che nasce da mezzala), Fagioli e Miretti da alternarsi sulla destra e Rabiot sulla sinistra, oltre ad Hans Nicolussi Caviglia che però ha racimolato 0 minuti in campo, ad oggi.

Decisamente troppo poco per una squadra additata da molti come la principale rivale dell’Inter schiacciasassi che abbiamo visto all’esordio o del Milan che, nonostante il derby perso, può contare su prime e seconde linee foraggiate da un mercato estivo faraonico.

Si interviene sul mercato?

Difficile dare una risposta a questa domanda ora, dal momento che la situazione di Pogba sposta decisamente tutti gli equilibri tecnici, economici e morali. Sostituire il suo carisma e la sua qualità è decisamente impossibile, farlo con una presenza più costante è più che un obbligo.

Lo stipendio percepito (ed eventualmente risparmiato) del francese potrebbe aprire nuovi scenari e a quel punto, Giuntoli dovrebbe decidere se buttarsi a capofitto su un profilo giovane, futuribile e migliorabile come K. Thuram (fratellino dell’attaccante interista) o virare su un uomo di esperienza ma dall’affidabilità sicura.

Hojbjerg
Hojbjerg con la maglia danese – foto ANSA – ilgiornaledellosport.net

Alfiere di Conte

Affidabilità che potrebbe ritrovare in Pierre-Emile Hojbjerg, centrocampista del Tottenham che si trova attualmente ai margini della squadra allenata da Postecoglou. Il danese, che è stato allenato da Conte dal 2021 all’aprile scorso, sarebbe il profilo perfetto per Allegri, riuscendo ad abbinare una costante presenza in mediana ad una discreta qualità nello stretto.

Proprio Conte potrebbe essere decisivo per la buona riuscita della trattativa, ritrovandosi nel ruolo di ambasciatore dei colori bianconeri (vestiti con diligenza e carisma per decenni) e favorendo un approdo che risulterebbe più che utile al collega Max. Hojbjerg metterebbe quindi una croce alla sua esperienza Spurs (e ad un allenatore che evidentemente non lo apprezza) per cercare fortuna sotto la Mole.