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Milan, scelgono sempre i soldi | Gli hai dato la 9, ma ora scappa da CR7

Olivier Giroud
La 9 rossonera e il suo attuale proprietario, Olivier Giroud – Foto: Ilgiornaledellosport.it

Dopo Inzaghi la maglia numero 9 del Milan non ha più conosciuto interpreti all’altezza prima di Olivier Giroud: nuova sorpresa per i tifosi.

C’era una volta, in casa Milan, la maledizione del numero 9. A spezzare quello che per tutta la seconda decade del primo millennio è sembrato essere un vero e proprio sortilegio legato al rendimento dei giocatori che indossavano la divisa rossonera con uno dei numeri più ambiti è stato Olivier Giroud, capace di andare ben oltre le previsioni abbozzate dopo il suo ingaggio dal Chelsea.

L’attaccante francese sbarcò a Milanello nell’estate 2021 in cambio di un modesto indennizzo ai Blues, con i quali il centravanti aveva ancora un anno di contratto. Un trasferimento, quello al Milan, che Olivier volle fortissimamente e legittimato poi dai fatti, leggi dai gol e in generale dal rendimento eccelso avuto nelle prime due stagioni in Italia.

Autore di 24 gol nei suoi due primi campionati di Serie A, 11 dei quali nella stagione coronata dalla conquista dello scudetto 2022, Giroud, rivelatosi prezioso nel non far avvertire le lunghe assenze per infortunio di Zlatan Ibrahimovic, del quale sulla carta il francese sarebbe dovuto essere l’alternativa, è stato capace di tornare in doppia cifra per due stagioni di fila come non gli capitava dal biennio 2015-2017 con la maglia dell’Arsenal.

Soprattutto, però, Giroud ha mostrato coraggio e autostima non esitando un attimo nello scegliere di indossare la maglia numero 9, la stessa con la quale si erano “scontrati”, perdendo malamente, tutti gli eredi di Pippo Inzaghi dal 2012, ovvero l’anno in cui il centravanti più amato dai tifosi rossoneri dopo Marco Van Basten disse addio al Milan e contemporaneamente al calcio, lasciando un’eredità di 126 gol complessivi in 11 stagioni con il Diavolo.

Milan, tutti i numeri 9 che hanno fallito prima di Olivier Giroud

Del resto non poteva essere quella che di fatto era solo una coincidenza a scoraggiare un giocatore come Giroud, bomber seriale da 90 reti in Premier League e, prima di approdare a Milano, 46 con la nazionale francese. Un bottino di tutto rispetto per un giocatore che, oltre ai gol, garantisce anche tanto lavoro per la squadra sul fronte offensivo. Insomma, Giroud è stato capace di far dimenticare in un attimo le delusioni dei tanti centravanti che avevano cercato di rinverdire i fasti della 9 del Milan.

Una missione fallita da giocatori affermati, dall’ultimo Pato fino a Fernando Torres e a Gonzalo Higuain, da prodotti del vivaio come Alessandro Matri, da meteore italiane (Mattia Destro) e straniere (Krzysztof Piątek), come pure da giocatori arrivati con grandi aspettative come André Silva e soprattutto Luiz Adriano. Proprio la breve e negativa parabola rossonera del brasiliano è tornata di attualità in questi giorni, dal momento che l’ex nazionale verdeoro è ancora un uomo mercato.

Luiz Adriano
Luiz Adriano ai tempi della deludente esperienza al Milan – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Milan, ti ricordi di Luiz Adriano? Il brasiliano è ancora un uomo mercato

Classe 1987, Luiz Adriano approdò al Milan nell’estate 2015 in cambio di 8 milioni versati allo Shakhtar Donetsk per formare la nuova coppia gol rossonera con il venezuelano Carlos Bacca. Se quest’ultimo, prelevato dal Siviglia, fece sostanzialmente la propria parte in una rosa non certo attrezzata per lottare per il vertice, Luiz Adriano si rivelò una delusione, non legittimando la scelta della maglia numero 9. Il tempo di illudere trovando subito i primi gol in Coppa Italia contro il Perugia e in Serie A contro l’Empoli, poi ecco l’oblio, spezzato solo dal posticino nella storia garantito dal gol segnato nell’aprile 2016 contro l’Atalanta, il 4500° del Milan in Serie A. Sarebbe stato l’ultimo della sua esperienza milanista, terminata già nel gennaio 2017. Neppure le successive avventure però ridiedero lustro alla carriera di Luiz Adriano, che poco prima di approdare al Milan arrivò anche a debuttare nel Brasile.

Qualche lampo allo Spartak Mosca e poi al Palmeiras, poi ancora delusioni tra Antalyaspor e l’Internacional, il club nel quale Adriano è cresciuto e grazie al quale approdò in Europa. Ora però anche la seconda avventura “a casa” sembra destinata a concludersi per tentare l’avventura in Saudi Pro League. Il calcio saudita potrebbe quindi rappresentare l’ultima fermata della carriera di Luiz Adriano, autore nell’ultima stagione di 5 gol in 30 presenze tra campionato e Libertadores con l’Internacional.