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Igor Tudor chiamato d’urgenza: ribaltone clamoroso in panchina | Il croato sale sul primo aereo

Igor Tudor
Igor Tudor ha vinto da allenatore una Coppa di Croazia con l’Hajduk Spalato – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Il tecnico croato, dimessosi dal Marsiglia lo scorso giugno, sta per tornare ad allenare: destinazione sorprendente.

Spirano venti di novità in alcuni dei principali campionati europei. Se infatti in Spagna Real Madrid e Barcellona sembrano già pronte per fare il vuoto alle proprie spalle e se in Italia l’Inter ha appena scandito la propria superiorità nel derby e sogna di scandire un passo da record come fatto dal Napoli nella scorsa stagione, in Francia e in Germania tutto fa pensare a una stagione all’insegna dell’equilibrio.

“Merito” delle difficoltà, più o meno impreviste, incontrate da Paris Saint-Germain e Bayern Monaco, dominatrici annunciate dall’alto di una superiorità tecnica, ed economica, che non è in discussione e visibile dagli albi d’oro dei rispettivi campionati, che vedono le due squadre trionfare consecutivamente rispettivamente da e 11 anni.

A Parigi è sbarcato un nuovo allenatore, Luis Enrique, ma soprattutto se ne sono andati Neymar e Messi, segnali di un chiaro cambio di filosofia da parte della società. In Baviera invece l’arrivo di Harry Kane sembrava essere il preludio ad un’annata di dominio incontrastato, dopo che l’ultimo Meisterschale era stato conquistato in modo a dir poco rocambolesco. Le cose, però, stanno andando diversamente.

Su entrambi i fronti il debutto in Champions League è stato positivo, mentre in patria non sono mancati i balbettamenti. Addirittura due pareggi e una sconfitta per il PSG in cinque gare, mentre al Bayern è bastato perdere due punti per vedersi affiancato in testa alla classifica dal Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. La sensazione è che alla lunga i valori emergeranno, ma è un dato di fatto che la “classe media” di Ligue 1 e Bundesliga stia salendo di livello.

Bufera a Marsiglia: tutti contro tutti, Marcelino si dimette

In Francia nelle prime posizioni troviamo il Monaco, la rivelazione Brest e il Nizza, ma anche l’Olympique Marsiglia. Forse proprio la squadra del Velodrome è stata protagonista dell’impresa più significativa del primo scorcio di stagione, dal momento che raccogliere due vittorie e tre pareggi in quella che è una vera e propria polveriera rappresenta un segnale di professionalità da parte dei giocatori come pure dell’ormai ex allenatore Marcelino.

Il tecnico basco, arrivato in estate per prendere il posto di Igor Tudor, si è infatti dimesso con effetto immediato poche ore prima della partita di Europa League contro l’Ajax ad Amsterdam. Alla base della decisione non ci sono ovviamente motivi sportivi, alla luce degli ottimi risultati raccolti finora dalla squadra, bensì le inquietudini societarie, esplicate dal presidente Pablo Longoria in un’eloquente intervista rilasciata a La Provence. Ad Amsterdam la panchina sarà affidata al secondo di Marcelino, Jacques Abardonado, e a Jean-Pierre Papin, poi a prendere temporaneamente il posto di Marcelino sarà il direttore sportivo David Friio. Non si può però escludere il clamoroso ritorno di Igor Tudor.

Pablo Longoria
Il presidente del Marsiglia Pablo Longoria – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Crisi Marsiglia, può tornare Igor Tudor

Il tecnico croato aveva annunciato l’addio all’OM già a inizio giugno, rinunciando al secondo anno di contratto. Avvicinato alla panchina della Juventus, prima che prendesse forma la conferma di Max Allegri, Tudor è tuttora senza squadra, ma potrebbe valutare il ritorno a Marsiglia, ovviamente solo in caso di permanenza dello stesso Longoria, che era stato il primo “sponsor” di Tudor poco più di un anno fa e che ha già dichiarato di non pensare alle dimissioni.

Le tensioni all’interno della società, e tra dirigenti e la proprietà, sono molto forti e lo stesso Tudor, secondo quanto raccontato da Longoria, ha dovuto sopportare una forte opposizione per tutta la scorsa stagione: “Igor si è ritrovato in un club dove tutti erano contro di lui, dentro e fuori e dove la tensione attorno a lui era alimentata ad arte”. Chissà, però, se ora che la crisi societaria è deflagrata Tudor non possa trovare un ambiente più favorevole per tornare e riprendere quel discorso interrotto al termine dello scorso campionato, chiuso al 3° posto con conseguente qualificazione in Europa League.