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Juve, Pogba è già un ricordo | Si lavora al sostituto, lo paragonano a De Bruyne

Paul Pogba
Paul Pogba ha vinto quattro scudetti con la Juventus – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

La triste vicenda del presunto utilizzo di testosterone da parte dell’asso francese pone i dubbi alla società, che ha già in mente il possibile sostituto.

Paul Pogba, da quando è ritornato alla Juventus, non è riuscito a mantenere gli standard a cui aveva abituato i suoi tifosi tra il 2012 e il 2016, partendo da giocatore sconosciuto fino a diventare stella indiscussa del panorama europeo sotto l’egida di Antonio Conte prima e Max Allegri poi.

Il rischio “minestra riscaldata” era potenzialmente alto, i guai fisici degli anni precedenti erano ben noti, i costi erano (e sono) al limite del proibitivo: eppure, la voglia di rivalsa bianconera ha ignorato i campanelli d’allarme, sottoscrivendo un costoso quadriennale che, per ora, ha avuto le tetre sembianze di un salasso.

Non è mai stata in discussione la caratura tecnica del giocatore ma i suoi comportamenti fuori dal campo hanno parlato per lui: il rifiuto ad intervenire celermente al primo infortunio del luglio ’22, la terapia conservativa in ottica Mondiale (sfumato anche quello) che ne ha ritardato il rientro, il coinvolgimento nelle tristi vicende familiari con i fratelli.

Il fisico di cristallo ha poi fatto il resto, rendendolo disponibile per la “bellezza” (si fa per dire) di appena 200 minuti di campo in 13 mesi. Come se non bastasse un contorno del genere, Paul è risultato pochi giorni fa positivo al test dell’antidoping a seguito dei controlli fatti in occasione di Udinese-Juventus.

Linea difensiva e risparmio

La linea difensiva degli avvocati del Polpo sono già a lavoro ma la strada sembra tracciata: una volta effettuata la controanalisi (la probabilità che si sia trattato di un falso negativo si aggira sullo 0.01%), il francese si baserà sulla non intenzionalità per limitare la portata della squalifica (che può arrivare fino ad un massimo di 4 anni).

Nel caso la squalifica venisse confermata, la Juve potrà esercitare la rescissione del contratto che le permetterà di guadagnare circa 33 milioni di euro di stipendio lordo, non più versato sul conto del numero 10 bianconero fino al giugno del 2026.

Kjaergaard
Kjaergaard ingaggia un duello con Azpilicueta – foto ANSA – ilgiornaledellosport.net

Il nome del sostituto

A Torino si ragiona quindi sull’eventuale sostituto sembrerebbe essere Maurits Kjærgaard, centrocampista danese classe 2003 dell’RB Salisburgo. Viene paragonato a Kevin De Bruyne nelle movenze, ma per lui stessa ammissione si ispira a Ricardo Kakà: due nomi sicuramente non banali.

È un centrocampista dalle spiccati doti offensive, rapido ed elegante nonostante un fisico importante (192 cm di altezza). Mancino, dotato di un’ottima visione di gioco, intelligenza nel posizionamento tattico e eccellenti abilità nel dribbling. Il principale ostacolo per arrivare al suo cartellino è sicuramente il club di provenienza: il Salisburgo appartiene alla stessa “casa madre” (Red Bull) del Lipsia, che difficilmente si priverà di un’occasione del genere.