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Roberto Mancini ci ripensa: colpo di scena clamoroso | È tornato sui suoi passi

Roberto Mancini
Falsa partenza per Roberto Mancini sulla panchina dell’Arabia Saudita – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

L’avventura dell’ex ct azzurro sulla panchina dell’Arabia Saudita non è iniziata bene: nostalgia e ricordi riaffiorano.

Se gli Azzurri piangono, i Verdi non ridono. E si può tranquillamente parlare di eufemismo. La nuova Italia di Luciano Spalletti ha mosso i primi passi senza convincere, sul piano del risultato e pure su quello del gioco, almeno per quanto visto nel secondo tempo della partita contro la bestia nera Macedonia del Nord. Per il predecessore del tecnico campione d’Italia con il Napoli, tuttavia, Roberto Mancini, la nuova avventura lavorativa è iniziata peggio.

Ventiquattro ore prima del debutto di Spalletti a Skopje, infatti, il ct campione d’Europa in carica ha vissuto la prima partita dalla panchina dell’Arabia Saudita, la nazionale che Mancini dovrà guidare per i prossimi tre anni con l’obiettivo di andare più avanti possibile nella Coppa d’Asia in programma in Qatar dal 12 gennaio al 10 febbraio prossimi e poi di qualificarsi al Mondiale 2026 in Canada, Messico e Stati Uniti. Ebbene, la prima, a Newcastle, non è andata bene, perché Al Dawasari e compagni si sono arresi per 3-1 in amichevole alla Costa Rica.

Se accedere al prossimo Mondiale, il primo della storia a 48 squadre, potrebbe non rivelarsi un’impresa, diventare il secondo tecnico italiano a vincere la Coppa d’Asia dopo Alberto Zaccheroni, campione continentale nel 2011 alla guida del Giappone, rischia di rivelarsi un compito molto arduo anche per un allenatore vincente come Mancini, che sa bene come arrivare in fondo e spuntarla in un torneo per nazionali pur non da favorito.

Nel test del St James’ Park, infatti, l’Arabia Saudita è parsa molto lontano dagli standard del debutto a Qatar 2022, quando quel successo sull’Argentina futura campione del mondo fece accendere i riflettori sul calcio saudita per la prima volta 28 anni dopo le imprese a Usa ’94, primo Mondiale giocato dall’Arabia, e solo pochi mesi prima che a far parlare fosse il mercato grandi firma dei club della Saudi Pro League, autentici mattatori dell’estate 2023 per quello che sembra essere solo l’inizio di una lunga rincorsa verso i tornei top dell’Europa.

Mancini, missione Coppa d’Asia con l’Arabia Saudita: ma l’Italia resta nel cuore…

Opposta al Costa Rica, una delle nazionali più deludenti all’ultimo Mondiale, l’Arabia è ancora lontana dall’apprendere i concetti di gioco di Mancini, piuttosto diversi da quelli del suo predecessore Hervé Renard, dimessosi a sorpresa al termine del Mondiale, che per l’Arabia si è amaramente concluso già alla fine della fase a gironi a causa delle sconfitte contro Polonia e Messico. Certo, se Spalletti ha bisogno di tempo con una qualità media di giocatori di certo superiore a quella dell’Arabia, pure Mancini necessita di qualche partita per entrare in sintonia con squadra ed ambiente.

Il tecnico jesino avrà dalla propria parte il vantaggio di non dover affrontare un percorso di qualificazione, avendo l’Arabia stappato il biglietto per il Qatar addirittura nel giugno 2021, dal momento che la prossima edizione della Coppa d’Asia era originariamente in programma per la scorsa estate in Cina, costretto poi a rinunciare a ospitare la manifestazione già nell’ottobre 2022 a causa del perdurare della pandemia di Coronavirus. E poi, ulteriore “alibi” da riconoscere a Mancini, non si può negare che le ultime settimane siano state travagliate per l’ex allenatore di Inter e Manchester City, al centro di diverse critiche mediatiche e “morali” per aver lasciato all’improvviso la panchina dell’Italia. Dove, però, Roberto sembra aver lasciato il cuore come si evince da un dettaglio social tutt’altro che marginale…

Roberto Mancini Arabia Saudita
Roberto Mancini insieme al presidente della Federcalcio saudita Yasser Al Misehal – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Macedonia del Nord-Italia, il giallo del like di Mancini

Poche ore prima del debutto della nazionale di Spalletti, infatti, più di qualche internauta ha notato un like “galeotto” proprio di Mancini al post pubblicato sul profilo ufficiale Instagram dell’Italia con la prima formazione ufficiale scelta dall’ex allenatore del Napoli, quella da opporre alla Macedonia del Nord. Quel “piace a mrmancini 10”, con tanto di foto dell’allenatore, ha fatto pensare a molti che nonostante le dimissioni repentine e un commiato non proprio dolce con i vertici federali, Mancini non abbia dimenticato i cinque anni di gioie e dolori trascorsi alla guida dell’Italia, tanto più alla vigilia della gara contro un avversario che non può che evocare ricordi dolorosi.

Il like è stato comunque rimosso poco dopo, ma qualche appassionato di social più esperto non ha perso l’occasione per immortalare la cosa attraverso il più classico degli screenshot, in modo da avere la “prova provata” in grado di convincere anche i più scettici. Del resto se da calciatore Mancini non ha avuto un buon feeling con la maglia azzurra, da ct le cose sono andate molto diversamente non solo grazie alla cavalcata ad Euro 2020, punta di un icerberg di qualità fatto di coraggio, mentalità vincente e gioco propositivo, un mix attestato da quei 37 risultati utili consecutivi che fanno tuttora dell’Italia manciniana la nazionale con la striscia positiva più lunga di sempre. Anche grazie a quel ko che l’Argentina subì al debutto in Qatar contro l’Arabia, fermandosi a quota 36…