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“Fondamentale per lo Scudetto”: Inter, colpo da novanta | Marotta ce l’ha fatta

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta, amministratore delegato sport dell’Inter – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

La sontuosa campagna acquisti dei nerazzurri si conclude con l’innesto più atteso: gli addetti ai lavori esaltano la rosa di Inzaghi.

A punteggio pieno dopo due giornate, per il terzo anno su tre della gestione Inzaghi, ma per la prima volta a porta ancora inviolata dopo 180 minuti. I numeri lo certificano: l’inizio della stagione 2023-’24 è il migliore per l’Inter da quando in panchina siede il tecnico piacentino, che è quindi ripartito alla grande due mesi dopo la delusione per la sconfitta nella finale di Champions League contro il Manchester City.

Vietato farsi illusioni, certo, ma al netto di calendari simili e non troppo impegnativi, il paragone tra la squadra che un anno fa di questi tempi faticò a imporsi a Lecce, pratica risolta solo da un gol allo scadere di un certo Romelu Lukaku, per poi sbarazzarsi dello Spezia, e quella che quest’anno ha disposto di Monza e Cagliari fa sorridere e ben sperare il popolo nerazzurro.

Quella vista a San Siro contro i brianzoli e all’Unipol Domus è infatti parsa un’Inter con il “pilota automatico” inserito, ovvero perfettamente in grado di capire quando c’era da forzare i ritmi per sbloccare la partita e quando invece era il momento di congelare il gioco. Del resto la rosa a disposizione di Inzaghi è completa in ogni reparto e soprattutto sembra aver acquisito la personalità necessaria per comandare le partite anche in “modalità gestione”, espressione usata dal tecnico del Cagliari Claudio Ranieri.

In Sardegna allenatore e tifosi dell’Inter non potranno che aver apprezzato anche i progressi di Marcus Thuram, più dentro al gioco rispetto al debutto, anche se l’intesa con Lautaro Martinez è ancora da affinare. Del resto il Toro sembra aver iniziato il campionato da vero e proprio cannibale dell’area di rigore, come palesato da atteggiamento e suffragato dai numeri.

Inter, mercato stellare: definito l’ultimo acquisto

Mai infatti il campione del mondo aveva iniziato così bene la Serie A: tre gol in due partite è un bilancio inedito per Lautaro, che senza Dzeko e soprattutto senza Lukaku, e con due compagni di reparto nuovi da “svezzare”, è consapevole di doversi prendere sulle spalle l’intero reparto di una squadra portata per le caratteristiche dei giocatori ad avere una mentalità offensiva.

A far ben sperare il popolo nerazzurro è però soprattutto la profondità della rosa dell’Inter. Nessuna altra squadra di Serie A può infatti contare su una panchina così qualitativa, in ogni reparto. Con Arnautovic e il cavallo di ritorno Sanchez a completare l’attacco, a Cagliari si sono visti solo nel finale elementi come Frattesi, Carlos Augusto e Cuadrado, che sarebbero titolari in tutte le altre squadre del massimo campionato. Ora però anche la difesa è al completo, perché nella giornata di martedì si è conclusa la telenovela legata a Benjamin Pavard.

Benjamin Pavard
Benjamin Pavard è un giocatore dell’Inter – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Inter, Biasin incorona Pavard: “È fondamentale”. Inzaghi gongola

La trattativa con il Bayern Monaco si è infatti conclusa felicemente sulla base di 30 milioni più due di bonus. Il campione del mondo 2018 sarà quindi presto a disposizione di Inzaghi. “È fondamentale in chiave scudetto, l’Inter deve prenderlo“ aveva dichiarato solo poche ore prima Fabrizio Biasin, noto giornalista di ‘Libero’ e grande tifoso nerazzurro. Ora spetterà a Inzaghi inserire il francese nei meccanismi di gioco della squadra, ma nell’attesa si potrà contare su un certo Matteo Darmian, sinonimo di esperienza e affidabilità al pari di Stefan De Vrij, che contro Monza e Cagliari non ha fatto rimpiangere Acerbi.

Il tutto senza dimenticare Yann Aurel Bisseck, il giovane difensore tedesco acquistato a luglio che avrà tutto il tempo per ambientarsi e crescere in vista di un futuro che sembra essere suo considerando l’età media non verdissima della difesa dell’Inter. Ora il roster nerazzurro non sembra avere punti deboli, nonostante il rammarico sullo sfondo per il mancato arrivo di Lazar Samardzic. Al posto del serbo la società ha deciso di puntare su una risorsa interna come Stefano Sensi, pronto a giocarsi le proprie carte se finalmente la sorte si ricorderà di lui risparmiandogli gli infortuni subiti nelle ultime stagioni. “L’Inter accetta il rischio” ha aggiunto Biasin in riferimento a Sensi. Il centrocampista marchigiano vuole vincere la propria sfida.