Scandalo negli spogliatoi, RISSA e decisione secca: Mister, sei fuori I È l’esonero più clamoroso del 2025

Non c’è pace per le panchine italiane: quando non è colpa dei risultati, gli esoneri fioccano per motivi extra-campo. Presidente infuriato.
Presidenti con poca pazienza, ma anche allenatori non in possesso di quelle caratteristiche fondamentali per incidere da subentranti. Questi sono i due ingredienti principali alla base dei continui ribaltoni in panchina cui il calcio italiano non sembra proprio riuscire a fare a meno in ogni stagione, in particolare nelle categorie inferiori.
Se infatti in Serie A, complici magari gli elevati ingaggi degli inquilini delle panchine, ma anche il costo complessivo del “pacchetto tecnico” imposto dal sempre più elevato numero di professionisti al seguito dei mister, la situazione è più o meno sotto controllo e il numero di esoneri non subisce picchi da una stagione all’altra, la musica è ben diversa in Serie B e C, per non parlare dei dilettanti.
Per restare alla serie cadetta Sampdoria e Brescia hanno già visto due movimenti a testa per le rispettive panchine, senza trovare ancora benefici sul piano della classifica. Tre i mister diversi succedutisi alla guida dei blucerchiati, due per le Rondinelle, dove Rolando Maran è stato richiamato da Cellino dopo che la cura Bisoli non aveva sortito alcun effetto.
Insomma, l’inizio del 2025 non ha spinto i presidenti a più saggi consigli. Può però capitare che a determinare i terremoti in panchina non siano solo i risultati. Tensioni interne più o meno striscianti possono portare le società ad assumere decisioni che all’esterno risultano inattese.
Esonero a ciel sereno: bufera nello spogliatoio, il mister paga per tutti
Proprio questo è ciò che è successo a Trapani, dove il terzo esonero della stagione non si spiega solo con una classifica non in linea con le aspettative dell’ambizioso presidente Antonini. Proprio mentre infatti del club granata si parlava per il possibile ingaggio di Mario Balotelli, Eziolino Capuano ha visto concludersi d’improvviso la propria avventura al Provinciale.
Tra il tecnico campano e lo stesso Antonini sono volati gli stracci e la stessa cosa sembra essere successa tra allenatore e spogliatoio. Il presidente del Trapani, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, ha spiegato come la decisione sia maturata in seguito ad una serie di presunte condotte del tecnico gravemente “irriguardose e offensive” nei confronti della squadra, tali da spingere la stessa a richiedere l’allontanamento del tecnico.

L’odissea di Capuano: terza panchina in stagione e terzo addio anticipato
Anche chi come Antonini non ha mai nascosto di puntare il prima possibile quantomeno alla Serie B ha dovuto tuttavia anteporre questioni extra-campo alla volontà di riportare il grande calcio al Provinciale, dal momento che la media-punti di Capuano era tutt’altro che disprezzabile (12 in otto partite). “Poi parlerò e racconterò in che situazione mi ha messo questo signore a 14 giorni dalla sfida con il Rimini” ha scritto il Presidente su X, riferendosi all’importante e imminente semifinale di ritorno di Coppa Italia Serie C.
Cosa sia realmente successo a Trapani non è al momento dato saperlo, dal momento che la vicenda è già passata nelle mani del collegio arbitrale. Facile comunque immaginare che Capuano prenderà prima o poi la parola per difendersi dalle accuse in una stagione travagliatissima per l’allenatore salernitano, che in estate si era dimesso dal Taranto per poi accasarsi a Foggia, dove è rimasto per sole cinque partite prima di venire esonerato a causa dei negativi risultati rimediati. Ora una nuova delusione, ancora più dolorosa in quanto estranea a dinamiche tecniche