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“Venti anni di carcere”: choc planetario, il CT della Nazionale viene arrestato, è UFFICIALE

Panchina - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Panchina – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Oltre vent’anni di carriera a grandi livelli e la riconoscenza di un intero paese, ma ora per l’ex campione si aprono le porte del carcere.

Allenare la propria nazionale nella fase finale di un campionato del mondo è il sogno di ogni tecnico. La vita da mister di club è assai più movimentata e remunerativa, assicurando l’adrenalina di stare sul campo ogni giorno, oltre che ingaggi ben più significativi.

Nella carriera di ogni allenatore, tuttavia, arriva un momento nel quale la tentazione di cambiare mansione si fa sempre più forte. Per quanto attiene all’Italia i casi di Marcello Lippi e Luciano Spalletti sono emblematici.

Il primo accettò di buon grado nel 2004 la chiamata della Federazione, alla fine del suo secondo ciclo di successi alla guida della Juventus, trovando le motivazioni giuste per passare dalla storia, quella fatta grazie ai tanti trionfi in bianconero, alla leggenda, quella che solo vincere un Mondiale può assicurare.

Quanto a Spalletti, il proposito di fermarsi per un anno sabbatico, anticipato dopo la conquista dello scudetto con il Napoli, è stato rinnegato dopo pochi mesi, complice la proposta di diventare ct dell’Italia. Un onore che non capita a tutti gli allenatori e che può essere considerato il coronamento di una carriera.

L’ex ct finisce in manette: mondo del calcio sotto shock

Certo, non tutti i tecnici del mondo possono avere la fortuna di rappresentare il proprio paese in un Mondiale. Se infatti la popolarità del calcio è planetaria, la competitività delle nazionali non è proporzionale a… Pil e milioni di abitanti. Altrimenti Stati Uniti, Cina e anche India dovrebbero dettare legge…

Particolare è la situazione del calcio cinese, che non è ancora riuscito a trovare una propria collocazione. Il boom del campionato è durato poco e la nazionale ha preso parte solo al Mondiale 2002, complice il fatto che Corea del Sud e Giappone, paesi organizzatori, erano già qualificati. All’epoca il ct era Bora Milutinovic, pertanto nessun tecnico cinese ha mai guidato la propria nazionale in un Mondiale. Anzi, uno degli ultimi ct della Cina sta vivendo un dramma che nulla a che fare con il calcio.

Li Tie - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Li Tie – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

La condanna e l’ammissione: l’incredibile declino di un idolo nazionale

Al termine di un lungo processo per corruzione Li Tie è stato condannato a 20 anni di carcere. L’annuncio è stato dato, senza ulteriori dettagli, dall’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua e ha destato profondo clamore dalle parti di Pechino, essendo Li una delle figure più note del calcio cinese di tutti i tempi, con 87 presenze in nazionale tra il 1995 e il 2007, compreso il Mondiale 2002, una breve esperienza nel calcio inglese con Everton e Sunderland e vari mandati nella Federazione come vice ct della nazionale e poi come selezionatore in prima tra il 2020 e il 201.

La condanna di Li si inserisce nella vasta campagna anticorruzione avviata dal presidente Xi Jinping, che ha preso di mira in particolare il mondo dello sport alla fine del 2022. Li Tie, come riportato dall’Ansa, si era dichiarato colpevole all’inizio del 2024, ammettendo di aver ricevuto più di dieci milioni di dollari in tangenti.