Cacciato dal Milan seduta stante: Ibra furibondo, non vuole sentire ragioni, ha fatto la prima vittima
Acque agitate in casa rossonera: mentre Fonseca si sfoga lo svedese lavora nell’ombra e prende una decisione clamorosa.
Con la boa di metà stagione ormai vicina in casa Milan sarebbe quasi tempo di bilanci. Tuttavia, al pari di tutti gli altri club impegnati nella nuova super Champions League, anche la società rossonera dovrà adattarsi a spostare un po’ più avanti nel tempo la deadline per capire come sia andata la prima parte di annata.
“Colpa” proprio della nuova formula della competizione, che vedrà la prima fase concludersi solo a fine gennaio. Superare o meno la League Phase rappresenta infatti uno spartiacque chiave per qualunque società mediamente ambiziosa, novero all’interno del quale va ovviamente incluso anche il Milan. Spartiacque sul piano economico, ma anche tecnico.
L’accesso diretto agli ottavi rappresenterebbe per il Milan un risultato superiore alle aspettative, dal momento che la società aveva fissato nel pass per i playoff l’obiettivo minimo, con annesso… incasso in più attraverso il match di spareggio di febbraio. Peccato che dietro questa bella facciata ci sia poco da salvare.
Dal ritardo in campionato al livello di troppe prestazioni, inclusa quella contro la Stella Rossa, l’era Fonseca si sta rivelando più tribolata del previsto. Come se non bastasse al quadro generale vanno aggiunte alcune tensioni interne più o meno striscianti che angosciano la vita del club più o meno da agosto.
Tensioni Milan, l’intervento a gamba tesa di Ibrahimovic spiazza i tifosi
In principio furono i rapporti tormentati tra lo stesso Fonseca e i big dello spogliatoio, Leao e Theo Hernandez, poi gli sfoghi dello stesso allenatore prima contro la classe arbitrale e poi contro il gruppo, proprio al termine dell’ultimo match di Champions del 2024. Senza contare quanto sta accadendo in parallelo all’interno della società.
Proprio nelle ore in cui si è sparsa l’indiscrezione, smentita, sul possibile disimpegno di Gerry Cardinale e di RedBird, infatti, Zlatan Ibrahimovic ha deciso di spegnere un altro dei rumors di maggior tendenza in casa rossonera, quello relativo alla scarsa incidenza dello svedese nella vita della società. Tutt’altro, se è vero che la prima, importante testa sta per cadere proprio a causa di dissapori con lo svedese.
Ibra cambia tutto: nasce il Milan “su misura” dello svedese
Presto infatti in casa Milan sarà nominato un nuovo direttore sportivo. Quello attuale, Antonio D’Ottavio, ha lasciato la società rossonera, sette anni dopo il proprio arrivo. Alla base di questo improvviso ribaltone, secondo quanto riportato da ‘Calciomercato.com’, ci sarebbe proprio una serie di divergenze di vedute tra D’Ottavio e Ibrahimovic, in primo luogo sul progetto Milan Futuro e in generale sulla gestione del settore giovanile.
Appare tuttavia difficile immaginare che per arrivare a uno strappo di questo tipo non ci siano di mezzo anche vicende legate alla prima squadra, come la gestione dell’ultimo mercato estivo. Insomma, la crisi in campionato deflagrata con la sconfitta in casa contro l’Atalanta, che ha azzerato di fatto le residue chances di lottare per lo scudetto, ha fatto la prima vittima. Non Fonseca, che i problemi pare averli soprattutto con il gruppo, bensì la massima carica dell’area sportiva. La scelta del sostituto, ovviamente, passerà anche dal parere di Ibra il decisionista.