Roma tifosi sotto choc: è finita, se ne va d’improvviso, nemmeno i compagni se lo aspettavano
Chiusa una turbolenta sessione di mercato, il popolo romanista incassa un’altra brutta notizia: l’idolo ha deciso il proprio futuro.
Il calciomercato sa essere imprevedibile. Nel bene, come nel male. Poche altre tifoserie come quella della Roma possono testimoniare questo concetto in virtù delle emozioni provate durante le ultime sessioni, tra arrivi insperati, partenze inaspettate o affari saltati all’ultimo istante.
La gestione Friedkin come noto preferisce i fatti alle parole. Lavorare sotto traccia e apparire poco rappresenta la linea guida di papà Dan e del figlio Ryan. Una scelta che ha spesso alienato critiche a chi ha a cuore le sorti della Roma da quattro anni e che è ancora a caccia, oltre che del primo trofeo, anche della prima partecipazione alla Champions League.
Fatto sta che le gioie inaspettate provate per l’annuncio dell’arrivo di José Mourinho in panchina o di Paulo Dybala e Romelu Lukaku, in due estati differenti, per l’attacco, resteranno a lungo nel cuore del passionale popolo romanista. Un top manager e due top players costati tanto a livello di ingaggio e che tanto hanno dato al club sul piano della visibilità internazionale.
L’era Mourinho resterà nella storia della Roma grazie alla vittoria della Conference League e in generale alla ritrovata competitività a livello internazionale, mentre più deludente è stato il cammino in campionato. Ciononostante l’esonero del tecnico portoghese ha lasciato un vuoto nella stragrande maggioranza dei tifosi giallorossi.
Roma, la diaspora dei figli di Trigoria: da Bove a Zalewski, talenti all’addio
Del resto quando se ne va un idolo la delusione è sempre profonda, che si tratti di un allenatore o di un giocatore. Così sarebbe accaduto qualora lo stesso Dybala avesse ceduto alle lusinghe provenienti dall’Arabia Saudita. Il club aveva detto sì alla sua partenza, ma la Joya ha preferito restare in Europa e non deludere la propria gente.
Non c’è stato invece nulla da fare per due figli di Trigoria come Edoardo Bove e Nicola Zalewski. La loro avventura nella squadra che li ha cresciuti si è interrotta, con il primo ceduto alla Fiorentina, per il momento solo in prestito, e il secondo ai ferri corti con la società e a un passo dal venir messo fuori rosa dopo il rifiuto al trasferimento al Galatasaray. Comprensibile lo smarrimento dei tifosi, che hanno dovuto contestualmente incassare un’altra brutta notizia.
L’addio al calcio di Diego Perotti: pioggia di messaggi social
Diego Perotti ha annunciato l’addio al calcio. L’esterno argentino, classe 1988, era fermo da due anni dopo l’ultima esperienza alla Salernitana. Dopo aver atteso invano una proposta durante l’estate il Monito ha quindi detto stop, ufficializzando la propria decisione attraverso un commovente post social: “Che bel viaggio, è durato poco. Ciao pallone, mi mancherai”. Perotti ha legato la propria carriera soprattutto a Siviglia e Roma, dove è rimasto rispettivamente per sei e cinque stagioni. Nel suo curriculum anche cinque presenze con l’Argentina e una stagione e mezzo con il Genoa.
Con i colori giallorossi Diego ha disputato 138 partite segnando 31 gol tra il gennaio 2016 e il 2020, creando un feeling mantenuto negli anni con i tifosi. Tanti infatti sono stati i commenti di saluto da parte di sostenitori giallorossi, così come di ex compagni. Tra i messaggi, significativo il cuoricino pubblicato da Daniele De Rossi o il “Grazie” di Riccardo Calafiori, compagno di Perotti nella prima stagione vissuta in prima squadra alla Roma, culminata con il debutto in A il 1° agosto 2020 sul campo della Juventus, nell’ultima partita giocata da Perotti in giallorosso, con tanto di fascia da capitano al braccio. Anche la Roma ha omaggiato Perotti attraverso i propri profili social: “Grazie per le emozioni che ci hai regalato in giallorosso…In bocca al lupo per il futuro, Diego!”. Un capitolo si è chiuso, ma l’amore tra Perotti e la Roma non si cancella.