Juve, completato il repulisti: lo hanno fatto fuori, cancellata ogni traccia | Non c’è più nessuno tra gli aficionados
Tanti nuovi acquisti e gruppo storico ridotto all’osso, con un ultimo addio illustre: i bianconeri hanno cambiato pelle sul mercato.
“La Juventus è cambiata”. “No, ci siamo sbagliati, era solo un’illusione”. Come nelle migliori, anzi peggiori, tradizioni dell’opinione pubblica calcistica gli elogi unanimi piovuti sul nuovo corso dei bianconeri targato Thiago Motta dopo le prime due giornate di campionato si sono raffreddati dopo il primo, mezzo passo falso, lo 0-0 casalingo contro la Roma.
Il tecnico italo-brasiliano non si è ovviamente fatto condizionare dal risultato e così pure una buona parte della tifoseria, che resta fiduciosa rispetto a un progetto tecnico che in estate è andato incontro a una vera e propria rivoluzione. Sul piano tattico, ma anche degli uomini, tra acquisti e cessioni. Solo nella partita contro la Roma erano infatti appena quattro i giocatori in campo dall’inizio che facevano parte anche dell’assetto titolare dell’ultima annata targata Max Allegri.
Stiamo parlando di Bremer, Locatelli, Cambiaso e Vlahovic, ai quali aggiungere elementi come Gatti e Yildiz, nei fatti co-titolari la scorsa stagione. Attorno a loro hanno ruotato due nuovi acquisti, Di Gregorio e Cabal, i due giovani promossi dalla Next Gen, Mbangula e Savona, e Nicolò Fagioli, che per i noti motivi lo scorso anno non è di fatto mai stato a disposizione di Allegri.
Cosa succederà quando Douglas Luiz, Nico Gonzalez e Koopmeiners saranno inseriti in pianta stabile nella formazione tipo? E quando tornerà Khephren Thuram, brillante all’esordio contro il Como, salvo fermarsi per un infortunio? Domande alle quali i tifosi delle concorrenti guardano con preoccupazione, ma che dall’altra parte fanno sognare il popolo bianconero.
Juventus, la rivoluzione è servita: vecchia guardia (quasi) azzerata
Quel che è certo è che la vecchia guardia alla Continassa non esiste (quasi) più. I giocatori con la più lunga militanza nel club, e con nel proprio palmares almeno qualcuno dei nove scudetti consecutivi vinti dalla Juventus dal 2012 al 2020, sono infatti il secondo e il terzo portiere Mattia Perin e Carlo Pinsoglio, oltre al capitano Danilo, al momento tuttavia sorprendentemente relegato in panchina.
Il brasiliano ha giocato appena cinque minuti, gli ultimi contro il Verona, nelle prime tre giornate, venendo scalzato da Gatti anche nei gradi di capitano. Un segnale chiaro circa il fatto che per Thiago Motta i criteri principali al momento di stilare la formazione sono stato di forma e funzionalità al gruppo. Un giovane, anche debuttante, può scalzare un veterano. Lo si è già visto e un’ulteriore conferma la si è avuta nelle ultime ore di mercato.
Mercato Juve, se ne va anche De Sciglio: l’addio dell’ultimo degli “allegriani”
Se infatti giocatori come Arthur e Kostic sono rimasti in bianconero pur essendo stati oggetto di trattative e potrebbero venire rivalutati da Motta durante la stagione, come già avvenuto con McKennie, destino diverso è toccato a Mattia De Sciglio. L’esperto esterno difensivo scuola Milan è infatti approdato in prestito all’Empoli, chiudendo almeno per il momento la propria avventura alla Juventus, durata sette anni.
Una cessione significativa, trattandosi di uno dei fedelissimi per eccellenza di Allegri. Insomma, un capitolo sembra essersi chiuso definitivamente in casa Juventus. Il club bianconero ha salutato con affetto De Sciglio sui propri canali, elogiandone “professionalità, dedizione e grande spirito di squadra”. Classe ’92, De Sciglio ha vinto in bianconero tre scudetti, due Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana per 117 presenze complessive e due gol, uno spettacolare al Crotone nel 2017 e uno decisivo alla Roma nel gennaio 2022, nel giorno del grave infortunio subito da Federico Chiesa. Ora cercherà di mettere la propria esperienza a disposizione dell’Empoli, in vista di un ritorno alla base oggi lontano, ma ancora possibile.