Caos Inter: infortunati in nerazzurro, sani per la nazionale | Inzaghi furibondo
La travolgente vittoria sull’Atalanta ha confermato la forza dei campioni d’Italia, ma il tecnico non ci sta: un caso turba l’ambiente.
Dalla delusione all’ottimismo nell’arco di due settimane. L’orizzonte in casa Inter è cambiato in breve tempo. Le nubi che avevano iniziato a stagliarsi sul cielo nerazzurro dopo l’amaro 2-2 sul campo del Genoa alla prima giornata sono state via via allontanate dalle vittorie-show contro Lecce e Atalanta.
La stagione potenzialmente più lunga di sempre è ancora troppo giovane per capire quale sarà il ruolo che i campioni d’Italia reciteranno in campionato e in Champions League, tuttavia la prova di forza esibita contro un’Atalanta pur profondamente rimaneggiata sembra aver spazzato via l’interrogativo più inquietante, se non altro perché legato ad un problema potenzialmente non risolvibile.
Il gruppo ha ancora fame di vincere, non spenta dalla marcia trionfale dello scorso campionato. Se la voglia di riscatto in Champions, tra i rimpianti per la finale 2023 e per la prematura eliminazione del 2024, può rappresentare il vero motore della stagione, anche confermarsi in Italia stimola non poco giocatori e allenatore.
Sulle motivazioni di Simone Inzaghi in realtà non c’erano dubbi fin dall’estate. Quelle del tecnico piacentino sono state infatti vacanze di lavoro. Gli input mandati alla società sul mercato sono stati tuttavia recepiti solo in parte. Inzaghi avrebbe voluto un quinto attaccante e un difensore di esperienza, ma i dirigenti hanno risposto picche. Dietro è arrivato il promettente Palacios, davanti a Taremi non si sono aggiunte altre novità.
Inter, sosta… di passione: ansia per gli acciaccati in vista della ripresa
“Colpa” di Marko Arnautovic e soprattutto di Joaquin Correa, che hanno voluto restare in nerazzurro. Al mister non resterà quindi che fare di necessità virtù, potendo comunque giostrare un buon turnover in virtù di una rosa che presenta di fatto due titolari per ruolo. Certo, il rischio infortuni è sempre dietro l’angolo e se con certi pericoli bisogna convivere, le soste per le nazionali nascondono sempre insidie imprevedibili.
Dopo la pausa di inizio settembre la stagione entrerà nel vivo e per l’Inter il calendario sarà subito impegnativo. Dopo la trasferta di Monza, infatti, ci sarà la rivincita con il City a Manchester per il debutto della nuova Champions e poi a ruota derby e gli impegni contro le rivelazioni Udinese e Torino, inframmezzati dal debutto casalingo europeo contro la Stella Rossa. Partite per le quali Inzaghi si augura di avere a disposizione due big usciti acciaccati contro l’Atalanta, ma comunque aggregatisi alle rispettive nazionali.
Due big in nazionale da infortunati: la furia di Simone Inzaghi
Alessandro Bastoni e Hakan Calhanoglu erano usciti contro la Dea al 60’, vittime rispettivamente di un affaticamento al soleo della gamba destra e ai rotatori dell’anca sinistra. Classici cambi precauzionali a risultato acquisito, ma non trattandosi di veri infortuni le convocazioni dei due giocatori con Italia e Turchia sono diventate effettive. Due partite in programma per entrambe per l’inizio della nuova edizione della Nations League e inevitabile preoccupazione per Inzaghi alla vigilia dell’inizio del ciclo di ferro.
“Bastoni e Calhanoglu mi preoccupano, sono due allarmi” le parole del tecnico nerazzurro dopo la partita contro l’Atalanta. Facile immaginare che Spalletti e Montella, dopo aver verificato le condizioni dei due, non impieghino il difensore e il centrocampista in entrambe le partite. Resta sullo sfondo il tema della sempre più difficile convivenza tra club e nazionali e di due calendari che si intersecano anche in momenti delicati della stagione. Perché il turnover e le rose ricche fanno comodo, ma i top players sani di più…