Dall’elogio alla rissa: speculazioni a raffica su De Rossi e Cristante I Da prediletto alle “mani”, e le ricostruzioni di “parte”
Non si spegne nell’ambiente giallorosso l’eco sul presunto scontro verbale in allenamento tra il tecnico e uno dei senatori del gruppo.
Un mercato quantomeno non omogeneo, la delusione seguita alle prestazioni offerte nelle prime due giornate di campionato e pure qualche “riportino” che ha insinuato una tensione strisciante. L’ambiente della Roma è uscito a dir poco ammaccato da una fine di agosto che ha regalato parecchie sorprese.
Positive e non, dipende dai punti di vista. Si è cominciato con la permanenza a sorpresa di Paulo Dybala, che ha avuto la forza di assestare un no che ha del clamoroso alla ricchissima offerta dell’Al-Qadsiah. Vero che neppure la società era convinta della proposta al ribasso per il cartellino della Joya avanzata dall’Arabia, ma il risparmio dell’ingaggio avrebbe garantito più libertà di movimento per gli ultimi affari in entrata.
Alla fine invece De Rossi si è limitato ad accogliere Manu Koné, il centrocampista francese prelevato in prestito dal Borussia Moenchengladbach e seguito a lungo anche dal Milan. Un colpo di mercato in piena regola, ma soprattutto un elemento ideale per il gioco di Daniele De Rossi e le cui caratteristiche sono perfettamente compatibili con gli altri giocatori che compongono il reparto.
Molta meno linearità si è vista per le operazioni che hanno riguardato la difesa. Tra fasce e zona centrale le trattative imbastite sono state tante, quelle concluse poche, con il risultato che a mercato chiuso De Rossi si ritrova con una coperta particolarmente corta anche alla luce del doppio impegno campionato-Europa League, al punto che la società si è immediatamente attivata per attingere alla lista degli svincolati.
Roma, casi in serie: quei rumors che destabilizzano l’ambiente
Come se non bastassero questi scenari inattesi, che hanno moltiplicato le inquietudini dei tifosi all’alba di una stagione che avrà come obiettivo minimo sempre l’accesso alla zona Champions League, i rumors circa i presunti dissapori all’interno dello spogliatoio non aiutano certo il lavoro quotidiano e neppure quello durante la sosta della Serie A.
La secca smentita del club circa lo scontro verbale avvenuto in allenamento tra Bryan Cristante e lo stesso De Rossi non è bastata per spegnere il chiacchiericcio circa l’instabilità dei rapporti che si respirano all’interno di Trigoria. I primi, deludenti risultati in campionato non hanno di certo aiutato a rasserenare il clima, ma quando al centro delle indiscrezioni finiscono l’allenatore e uno dei giocatori più esperti del gruppo l’allarme non può che scattare.
Cristante-De Rossi, dall’alleanza allo scontro? Cosa c’è di vero
Cristante era sostituito all’intervallo della partita persa contro l’Empoli, dopo che De Rossi aveva ripreso più volte il giocatore durante il primo tempo. Unendo i puntini è stato facile pensare ad una “resa dei conti” tra due elementi di temperamento, che peraltro si conoscono bene e si stimano, essendo stati compagni di squadra alla Roma ed avendo De Rossi già avuto Bryan alle proprie dipendenze in nazionale durante la gestione Mancini. Chiaro, però, che tra la versione della società, quella alla quale bisogna attenersi, circa “una normale discussione durata pochi secondi, come tante se ne vedono in ogni club calcistico” e quella riportata da Rai Sport, con i due che sono stati divisi da alcuni giocatori, la differenza è sostanziale.
Se ne saprà di più durante la sosta, anche perché Cristante, non convocato dal ct dell’Italia Spalletti, continuerà a lavorare con De Rossi per preparare i prossimi impegni di campionato e Europa League. Il tempo per chiarirsi quindi non mancherà, così come quello, per il tecnico, di capire come disegnare la squadra dal punto di vista tattico dopo gli ultimi innesti a centrocampo. Paredes, Koné e Pellegrini sembrano intoccabili, Le Fée è stato un investimento della società. Quale spazio ci sarà per Cristante nella nuova Roma?