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Sinner, ecco perché ha perso con Alcaraz: “Si vedeva chiaramente” | Le parole di Paolo Bertolucci

Carlos Alcaraz Jannik Sinner - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Carlos Alcaraz Jannik Sinner – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Il ko contro lo spagnolo nella semifinale del Roland Garros grida già vendetta: Jannik “pizzicato” in diretta televisiva.

Sconfitto, ma felice. O quantomeno, non troppo contrariato. Per la prima volta dopo un ko Jannik Sinner non ha indossato la maschera della delusione al termine della semifinale del Roland Garros persa contro Carlos Alcaraz. Per un atleta così competitivo e così perfezionista come l’altoatesino, si tratta di un evento.

Che sia stato merito “solo” dell’approdo alla prima posizione del ranking ATP? Di certo non si tratta di un premio di consolazione, ma al contrario di un traguardo sì atteso da ormai diverse settimane, ma che rafforza la posizione raggiunta da Jannik nella storia dello sport italiano.

Come ha ribadito lo stesso campione degli Australian Open 2024 si tratta di un punto di partenza e non certo di arrivo, se non altro perché restare sul tetto del mondo tennistico potrebbe rivelarsi quasi più difficile che arrivarci. La classifica computerizzata dell’ATP, del resto, si sa, è una vera e propria… macchina infernale.

Tra punti da conquistare e da scartare, questi ultimi legati al bottino ottenuto nello stesso torneo dell’annata precedente, può bastare anche un infortunio per perdere posizioni e costringere così a ricominciare la scalata. Anche perché i rivali alle spalle di Jannik sono pronti a dare battaglia fin dall’inizio della breve, ma intensa, stagione sull’erba.

Alcaraz-Sinner, la nuova rivalità infiamma il tennis

Il riferimento è ovviamente in primo luogo ad Alcaraz. Lo spagnolo ha stroncato la resistenza di Sinner in semifinale a Parigi ed è diventato il più giovane dell’era Open a conquistare tre finali Slam in altrettante superfici diverse. E, per inciso, a vincerle. Difficile pensare che non si tratti di un “attestato di predestinazione”, ma d’altronde tutti sanno che il murciano e Sinner domineranno la scena nei prossimi anni.

Fatto sta che, come osservato, Sinner ha preso atto del ko contro l’amico-rivale Carlos senza farne un dramma sportivo. Forse perché consapevole di essere arrivato al Roland Garros in debito di condizione dopo lo stop forzato di un mese a maggio per l’infortunio all’anca, o forse perché già consapevole di dove dover migliorare.

Jannik Sinner - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Jannik Sinner – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Bertolucci dà un consiglio a Sinner: “Mi ha fatto urlare davanti alla tv…”

Chi ha le idee chiare riguardo a questo è Paolo Bertolucci. L’ex tennista toscano, campione in Davis nel 1976 con l’Italia e oggi apprezzato commentatore tecnico su Sky Sport, oltre che editorialista de La Gazzetta dello Sport, ha parlato a ‘Fanpage.it’, uscendo allo scoperto su cosa deve migliorare Jannik: “Sinner deve imparare a gestire determinate situazioni all’interno del match. Ad esempio in semifinale ho lanciato delle urla davanti alla TV quando l’ho visto rincorrere dei pallonetti, su cui si vedeva chiaramente che non c’erano possibilità di recupero: quelle cose ti uccidono e ti tagliano le gambe negli ultimi set”.

Viene da dire che si è visto, dal momento che Sinner ha perso ancora una volta un match protrattosi per oltre quattro ore e per l’ottava volta in carriera su 14 una partita finita al quinto set. Insomma, ci sono margini di crescita, ma anche solidissime basi di partenza: “Alcaraz è più strutturato fisicamente, mentre Jannik non è ancora al top – ha aggiunto Bertolucci – Sinner però è più pragmatico. Esce bene da Parigi, perché in una condizione precaria, è stato l’unico che ha messo seriamente in difficoltà Alcaraz. Quando sarà al 100% ci sarà da divertirsi”.