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“Non sono mai stato così male”: tennis, il campione costretto alla corsa in ospedale | Crollo improvviso, ecco le sue condizioni

Jannik Sinner Andrej Rublev - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Jannik Sinner Andrej Rublev – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Lo swing sulla terra prosegue all’insegna di ritiri illustri, ma gli appassionati trattengono il fiato dopo la confessione del top player.

La stagione tennistica prosegue senza soluzione di continuità, per la gioia degli appassionati, ai quali di fatto sono garantite partite quasi ogni giorno, e per la… preoccupazione dei diretti protagonisti, costretti ad avere a che fare con acciacchi quasi inevitabili.

La prima metà dell’anno solare è in particolare fittissima di tornei di primissimo piano, con i Masters 1000 a fare da non troppo comodo cuscinetto tra uno Slam e l’altro. In tal senso l’edizione 2024 del torneo di Madrid è destinata a passare alla storia quasi più per le defezioni subite e i ritiri in corso d’opera che per il suo esito finale.

Ben tre sono stati i tennisti costretti ad alzare bandiera bianca nella fase finale del torneo. Tutti curiosamente nella parte alta del tabellone. Dopo Jannik Sinner, che ha rinunciato in extremis a disputare il quarto di finale contro Félix Auger-Aliassime è toccato a Daniil Medvedev arrendersi..

Il russo è stato costretto al ritiro dopo il primo set, perso, del quarto di finale contro il ceco Jiri Lehecka, che ha a propria volta lasciato campo libero allo stesso Auger-Aliassime sul 3-3 del primo set della semifinale. Una vera e propria ecatombe, già iniziata con la decisione di Novak Djokovic di non partecipare al torneo.

Masters 1000 Madrid 2024: l’edizione dei ritiri eccellente

Inevitabile la delusione da parte del pubblico nonché degli organizzatori. Quanto agli addetti ai lavori, più di qualche commentatore ha osservato come proprio i tornei 1000 rischino di diventare le “vittime” di un calendario troppo fitto, che porta i top players a salvaguardare le proprie condizioni in vista degli appuntamenti dello Slam.

Non tutti i big della racchetta, insomma, sono disposti a stringere i denti all’infinito, se il rischio è quello di mettere a repentaglio la partecipazione ai Major. Le eccezioni però non mancano e l’ultimo esempio, anche piuttosto estremo, è arrivato proprio dal vincitore del torneo di Madrid.

Andrej Rublev - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Jannik Sinner Andrej Rublev – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Rublev, trionfo a Madrid con dramma: “Sto molto male”

Dopo il successo in finale su Auger-Aliassime, infatti, Andrej Rublev ha infatti rilasciato un’intervista choc nella quale ha spiegato il proprio stato di salute: “Sono malato, devo recarmi all’ospedale per un controllo completo. Non so esattamente cosa stia succedendo, perché sto male già da otto, nove giorni e questo non è normale. Non ci sono miglioramenti. Questa volta è la prima volta che mi sento così male in vita mia”.

Il russo, che a Madrid ha ottenuto il 16° titolo della carriera, secondo in un 1000 dopo Montecarlo 2023, è poi entrato nei dettagli: “La mia gola è completamente bloccata. Sono nove giorni che non riesco a deglutire, né a mangiare e ho un mal di testa incredibile a causa di questo”. Eppure in Spagna Rublev ha giocato ad alto livello. Ecco perché…: “Il torneo l’ho vinto perché mi sono fatto delle iniezioni, che uccidono il dolore” ha rivelato. Se i controlli non rivelassero nulla di grave, il prossimo obiettivo è già fissato: “Ora la cosa più importante è cercare di recuperare ed essere pronti al 100% per Roma”.