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‘Oltre 120 milioni di euro’: dalla Premier League parte l’assalto | Risveglio atroce per i tifosi nerazzurri

Nicolò Barella Simone Inzaghi - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Nicolò Barella Simone Inzaghi – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Il conto alla rovescia verso il 20° scudetto è rovinato in casa Inter dalla paura più inattesa: l’architrave dei trionfi può partire.

Se vincere aiuta a vincere, perdere poco può fare… arrabbiare il giusto. Ne sa qualcosa l’Inter, che dopo un brevissimo contraccolpo psicologico seguito all’eliminazione dalla Champions League ad opera dell’Atletico Madrid ha ripreso a marciare da “cannibale”.

Al pareggio interno contro il Napoli e al sofferto successo sull’Empoli è infatti seguita la vittoria last minute di Udine. Neppure in Friuli i nerazzurri hanno brillato sul piano del gioco, andando anzi in svantaggio, ma il modo in cui la squadra di Inzaghi ha inseguito il successo fino al 95’ ha fatto capire che il peggio è alle spalle.

Del resto sullo sfondo c’è un obiettivo molto chiaro e stimolante. Anzi, due, se non tre. Vincere il prima possibile lo scudetto numero 20, far scattare la festa magari proprio nel giorno del derby contro il Milan e poi inseguire il record di punti della Juventus di Antonio Conte, che nel 2014 chiuse il campionato a quota 102.

Nulla da stupirsi, perché la mentalità vincente si crea così e perché di piccole, grandi sfide come questa è fatta la carriera dei giocatori di altissimo livello, chiamati a cercare dentro sé stessi gli stimoli per continuare a migliorarsi anche quando la bacheca è già piena. Non è tra l’altro ancora questo il caso di giocatori e staff tecnico dell’Inter.

Inter, aspettando lo scudetto è già futuro: quanti big a rischio addio

Quello che si profila sarà infatti il primo scudetto per una parte della rosa nerazzurra, da Acerbi a Calhanoglu, fino a Mkhitaryan e allo stesso Simone Inzaghi, che non vede l’ora di togliersi di dosso il brutto ricordo del sorpasso subito in extremis dal Milan nel 2022 e di aggiungere un altro allora al proprio palmares interista.

Una volta esauriti in festeggiamenti, tuttavia, sarà tempo di iniziare a programmare il futuro. Anzi, per il ds Ausilio e l’ad Marotta il futuro è già iniziato, perché l’imperativo per un club di vertice è iniziare a pensare con ampio anticipo al mercato e all’impostazione della nuova stagione, in modo da farsi trovare preparati ad eventuali proposte irrinunciabili che potrebbero stravolgere i piani.

Simone Inzaghi - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Simone Inzaghi – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

La Premier League pensa a Inzaghi: il tecnico nerazzurro è al bivio

Il riferimento non è solo a possibili offerte indecenti per i top player della rosa, da Lautaro Martinez a Nicolò Barella, ma anche al rischio che a dire addio sia lo stesso Inzaghi, il cui lavoro compiuto all’Inter è stato apprezzato da parecchi club esteri. Insomma, come affermato a TvPlay da Gianluca Rossi, noto giornalista e tifoso nerazzurro, non si può escludere che un top club di Premier League ingolosisca Inzaghi mettendogli a disposizione un budget sterminato o quasi per il mercato.

La società nerazzurra sarà invece ancora vincolata dalla necessità di chiudere il mercato in pareggio, pertanto sono escluse spese folli e aste milionarie per top player mondiali. Una possibilità, questa, garantita solo da pochi club inglesi. Per Simone, in scadenza di contratto con l’Inter nel 2025 e ancora in attesa di firmare il rinnovo, si potrebbe quindi prospettare un bivio: dare la caccia alla Champions con i soldi della Premier o cercare in nerazzurro il riscatto della notte di Istanbul?