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Hanno trovato le prove, calcio italiano sconvolto: “Insulti di stampo razzista” | Il club lo allontana seduta stante

Giudice - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Giudice – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Il calcio non riesce a debellare le discriminazioni: la società è costretta ad intervenire. Italia sotto shock.

La stagione calcistica 2023-’24 sarà ricordata in Italia anche per una nuova ondata di episodi di stampo discriminatorio. Era il 20 gennaio quando quanto accaduto durante Udinese-Milan ha purtroppo fatto il giro del mondo, con il portiere rossonero Mike Maignan ferito a tal punto da abbandonare il campo dagli insulti subiti dai tifosi avversari.

La partita è stata sospesa per alcuni minuti, durante i quali Maignan è parso profondamente turbato, prima che il portiere tornasse sui propri passi e la gara riprendesse.

Due mesi dopo queste assurde vicende sono però tornate d’attualità nel controverso caso che ha coinvolto Francesco Acerbi e Juan Jesus durante Inter-Napoli. Le presunte parole razziste rivolte dal difensore italiano al collega brasiliano non hanno portato ad una squalifica dell’interista a causa dell’assenza di prove certe.

Una sentenza che ha spaccato l’opinione pubblica, indignando Juan Jesus e tutto il Napoli. L’ex romanista sta riflettendo se proseguire la propria “battaglia” sul piano penale, mentre il club azzurro ha anticipato l’intenzione di non aderire più alle campagne anti-discriminazione che saranno indette dalla Federazione.

Razzismo e calcio, piaga senza fine: scoppia un altro caso

Insomma, il classico caso dal quale tutti escono sconfitti, come ammesso dallo stesso Acerbi in un’intervista rilasciata poche ore dopo la sentenza. La piaga del razzismo, come testimoniato dalle lacrime di Vinicius, è purtroppo estesa a livello mondiale, ma proprio dopo il caso di Inter-Napoli nel calcio italiano si è registrato un nuovo episodio, con esiti molto differenti.

La partita tra Villacidrese e Cus Cagliari, valida per il campionato di Serie C1 di futsal, è stata infatti caratterizzata da pesanti e reiterati insulti razzisti rivolti dal tecnico del Cagliari, Andrea Congiu, nei confronti del giocatore avversario Sergio Rocha. Insulti, a differenza di quanto accaduto ad Acerbi, che sono stati uditi da tutti, dirigenti del Cus Cagliari compresi, costringendo gli stessi ad assumere un provvedimento immediato quanto clamoroso.

Calcio a 5 - Foto Ansa - Ilgiornaledellosport.net
Calcio a 5 – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

Frasi razziste ad un avversario: il Cus Cagliari esonera l’allenatore

Il club ha infatti comunicato di aver sollevato Congiu “con effetto immediato” dall’incarico di allenatore delle squadre maschili e femminili di futsal “in seguito al suo gravissimo comportamento”. “Sono atterrito, quello che è successo è quanto di più lontano dai valori che ogni giorno insegniamo ai nostri ragazzi” le parole del presidente del Cus Cagliari Marco Meloni.

Congiu, intervistato dall’Unione Sarda, ha espresso immediato pentimento, accettando la decisione del club: “Non nego di aver detto ciò che ho detto, ho sbagliato e mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze. Con Sergio Rocha ci conosciamo bene, e da tanti anni, ci siamo anche abbracciati prima della partita, poi ha iniziato a provocarmi e ho reagito nel peggiore dei modi”. Lunghi istanti di follia, quindi, costati però cari, ma che Congiu si augura non abbiano ripercussioni sul proseguimento della propria carriera.