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“Se vuole può andare via”: polverone in Formula 1 | Il campione messo alla porta dal suo stesso team

Podio F1 GP Arabia Saudita – foto ANSA – ilgiornaledellosport.net

Caos totale in Formula 1, c’è un’aria pesantissima: il campione potrebbe clamorosamente lasciare il team e firmare per un’altra scuderia

L’ultima stagione di Formula 1 ha avuto un netto vincitore, Max Verstappen, alla guida della sua monoposto targata RedBull. Un dominio straripante, in un mondiale condotto praticamente da solista, e terminando la classifica con il doppio dei punti rispetto alla seconda posizione.

È lui l’uomo da battere, ha 26 anni ma ha già con 3 mondiali conquistati, dichiarandosi il numero uno indiscusso della competizione e lo sta dimostrando anche questa stagione. Due sono stati i Gran Premi disputati, uno in Bahrein e uno in Arabia Saudita, che hanno avuto entrambi l’olandese come vincitore.

C’è da prestare attenzione e dar merito al grandissimo lavoro da parte del Team Ferrari, il quale, così come ha dimostrato nelle ultime gare dello scorso campionato, è riuscito notevolmente a colmare il gap tra loro e la RedBull, a differenza della Mercedes che non è ancora riuscita a fare il tanto attesissimo grande passo.

Anche la Mclaren è migliorata rispetto all’inizio della passata stagione, seppur ci si aspettava di più dati gli importanti progressi nella seconda parte. La speranza dunque resta che la Ferrari, divenuta oramai la seconda forza mondiale, generi più competitività e dia un taglio al dominio degli avversari.

Gestione gomme

Uno dei punti cardine dei Team Principal e dei piloti è la gestione delle gomme, in funzione dell’usura, l’asfalto e la temperatura. La RedBull da quel punto di vista ne trae parecchio vantaggio, dimostrandosi dei veri e propri maestri nel capire in anticipo la strategia da utilizzare.

Essendo rimasto invariato il regolamento, la chiave di volta è sempre e solo la gestione in gara, che di fatti ha penalizzato la Mercedes e la Mclaren nell’ultimo GP, durante il quale non hanno cambiato le gomme a differenza delle altre scuderie, che hanno sfruttato la pausa della safety car.

Christian Horner – foto ANSA – ilgiornaledellosport.net

Movente da sfruttare

In casa Redbull c’è un’aria tesissima che potrebbe compromettere le prestazioni dell’intera scuderia. Il giornale Marca ha pubblicato delle dichiarazioni di Christian Horner, team principal, creando un caos totale che nemmeno le due vittorie nelle prime due gare della stagione sono riuscite a sopprimere.

In seguito ad una investigazione da parte del proprio team tramite un avvocato del British King’s Counse, la situazione riguardo un comportamento “inappropriato” di Horner nei confronti di una dipendente non si è chiarita, anzi è peggiorata. L’accusatrice vorrebbe interporre l’appello all’esito dell’indagine, che si terrà prima del prossimo GP in Australia.  In merito ad essa si è anche espresso il padre del pluricampione mondiale, Jos Verstappen, chiedendo l’allontanamento di Horner dal team per le vicessitudini create, ma la RedBull sembra aver per ora smentito tutte le voci inerenti ad un addio del suo team principal, anche se i continui viaggi dei CEO della Scuderia lasciano intendere un clima tutt’altro che sereno.