Incidente fatale, il mondo dei motori si stringe in lutto | Aveva solo 38 anni
A poche settimane dal via della nuova stagione, shock per gli appassionati di motorsport: una giovane vita spezzata nel più assurdo dei modi.
La nuova stagione del motorsport si aprirà come ormai di consueto a inizio marzo. Domenica 3 marzo sarà il giorno del primo GP del Mondiale 2024 di Formula 1, che prenderà il via dal Bahrain, mentre sette giorni più tardi toccherà alla MotoGP, che come tradizione darà il via al campionato in Qatar.
Sarà un anno intenso ed emozionante come sempre, al netto di quanto incerte saranno le lotte per aggiudicarsi i titoli iridati. Perché non certo all’insegna del pathos sono state le due ultime annate della Formula 1, dominate dalla Red Bull e in particolare da Max Verstappen, al contrario di quanto accaduto nelle due ruote.
Nel 2022 e nel 2023 Francesco Bagnaia ha fatto esultare la Ducati, spedendo anzi nella storia la scuderia di Borgo Panigale, che fino a 24 mesi fa aveva trionfato solo una volta nella classe regina, nel 2007 con Casey Stoner. Il pilota torinese è il favorito anche per il Mondiale alle porte, ma dopo un 2023 all’insegna del testa a testa con Tony Martin si può immaginare che sarà ancora bagarre.
Piuttosto, la speranza è che l’annata scorra via senza incidenti che mettano a repentaglio la sicurezza dei piloti. Il rischio fa inevitabilmente parte del mondo del motorsport e in particolare nelle due ruote le scivolate sono quasi una regola ogni weekend. Rispetto al passato la sicurezza è aumentata, ma purtroppo non a sufficienza per scongiurare gravi conseguenze.
Lutto atroce: il 2024 del Motorsport si apre nel peggiore dei modi
Nel mondo della Formula 1, in particolare, l’Halo, ovvero la calotta che sovrasta la testa del pilota, ha già evitato più di una tragedia nelle ultime stagioni, così nei tempi recenti gli appassionati hanno dovuto fare i conti “solo” con forti spaventi durante alcuni spettacolari incidenti occorsi in prova o durante i GP.
Eppure neppure il 2023 è stato privo di tragedie. I casi di incidenti mortali durante le corse, seppur minori, hanno riempito le cronache e sbigottito addetti ai lavori e appassionati. Si pensi a quanto accaduto ad aprile a Misano allo sfortunato Fabrizio Giraudo, morto durante una prova di Coppa Italia di velocità, o a luglio alla Southern 100 all’Isola di Man, dove a perdere la vita sono stati Alan Connor ed il marshal Liam Clarke. Anche il 2024 si è aperto con un terribile lutto per il mondo dei motori, che non è però avvenuto in pista.
Caduta fatale in montagna, addio a Giulia Maroni
Nella giornata di domenica 28 gennaio è infatti venuta a mancare all’età di 38 anni Giulia Maroni. La nota copilota bolognese, più volte protagonista nelle ultime edizioni della Dakar, è stata vittima di una tragica e fatale caduta durante una escursione sull’Appennino Modenese, precisamente sul Monte Cimone, nella zona di Pizzo dei Sassi Bianchi.
Mentre era in compagnia del convivente e del loro cane, Giulia avrebbe perso l’equilibrio, precipitando in un canalone per 50 metri. L’intervento dell’elisoccorso e il trasporto d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna sono stati purtroppo vani. Il pm ha disposto l’autopsia sul corpo della donna. Campionessa italiana di Cross Country nel 2021, nel 2022 Giulia aveva partecipato alla Dakar “Classic” al fianco di Carcheri su un Nissan, mentre nel 2023 aveva affiancato Rebecca Busi al volante di un mezzo SSV della Hrt Technology.