‘Non lo sapeva nessuno’: terremoto Var, spunta una stanza ‘segreta’ | Al suo interno succede di tutto
Una rivelazione shock è pronta a cambiare ancora una volta l’opinione di milioni appassionati sull’uso della tecnologia nel calcio.
Si stava meglio senza VAR? La domanda è legittima se andiamo a considerare e analizzare le decine e decine di episodi che ogni weekend paralizzano il nostro campionato. L’aiuto tecnologico serviva eccome, nessuno lo mette in dubbio ma forse ciò che manca è un po’ di chiarezza.
Sarebbe interessante chiedere agli arbitri se da quando è stato introdotto questo strumento si sentono più sereni e soprattutto più tutelati. A volte sembra che l’arrivo di una comunicazione esterna al terreno di gioco debba salvare la situazione, ponendo in secondo piano l’analisi immediata del direttore di gara.
Le polemiche non si sono certamente placate, anzi. Episodi simili hanno avuto reazioni diverse da parte dell’arbitro in campo, che è subito finito in pasto ai media, responsabile naturalmente del risultato finale. Apriti cielo: dirigenti, allenatori e calciatori si sono messi a protestare proprio come i tifosi al bar.
Chi ama questo sport si augura che la svolta sia vicina. Un metro di giudizio univoco e insindacabile per tornare a parlare del gioco più bello del mondo senza rancori e rimpianti. Uno scenario difficile da realizzare quando vige la cultura del sospetto.
Rivelazione shock e caso riaperto
Non solo la Serie A sta provando sulla propria pelle cosa significa abituarsi a questo grande cambiamento. In Spagna, per certi versi, si è andati anche oltre. Vi ricordate la vicenda Negreira, con il Barcellona finito sotto inchiesta per le cifre versate all’ex vicepresidente dell’Associazione arbitrale spagnola?
Bene, la storia non è affatto finita qui. Come riporta infatti Radio Marca, la vita degli arbitri e del calcio spagnolo sta per essere scossa da nuove rivelazioni shock. Ecco di cosa si tratta.
Esiste un’altra sala Var?
Una “Sala Var parallela”. Sì avete letto bene. L’ex arbitro Javier Estrada Fernandez getta benzina sul fuoco con le sue ultime dichiarazioni: “Esiste una sala Var operativa non prevista né dagli statuti della Federazione né dal protocollo Var né dai nostri contratti”.
Parole gravissime, che mettono in dubbio il regolare svolgimento del campionato. “Nella stagione 2021/22 – continua Fernandez – è stata creata questa altra stanza senza che fosse spiegato pubblicamente né alla Liga né ai club”. Pronta la replica di Clos Gomez, ex arbitro e responsabile del Var in Spagna: “Tutto quello che ha dichiarato è una menzogna“. Queste parole arrivano in un momento assai delicato per la classe arbitrale, con la candidatura di un ex direttore di gara come Mateu Lahoz per il dopo Rubiales ora a serio rischio.