Clamoroso Supercoppa: le squadre ci ripensano, non si giocherà più | Stavolta è ufficiale
La competizione che oppone campioni nazionali ai vincitori della coppa è senza pace: la protesta è clamorosa e definitiva.
Gennaio, mese di… Supercoppe. C’era una volta il torneo che, mettendo di fronte la squadra campione nazionale e quella vincitrice della Coppa Italia, assegnava all’inizio della stagione l’ultimo titolo dell’annata precedente.
Proprio per questo motivo la consuetudine era quella di far disputare la partita, quasi sempre in gara secca in casa dei vincitori del campionato, prima dell’inizio della nuova edizione del campionato, quindi in estate. Così fu anche in Italia per diversi anni, dal 1988, anno della prima edizione, al 2013, con l’unica eccezione del 1995, quando la sfida tra Juventus e Parma fu disputata a fine gennaio.
Un match, quello risolto da una rete del compianto Gianluca Vialli, disputato in mezzo alla nebbia torinese, circostanza che sconsigliò di ripetere l’esperimento. Non ce ne fu bisogno, perché l’esplosione del fattore “diritti televisivi” trasformò la Supercoppa in una miniera di denari diventando appetibile per organizzatori stranieri pronti a scucire soldi importanti per ospitare la manifestazione e farla disputare in mezzo alla stagione successiva.
Una moda, questa, che dall’Italia si è poi trasferita in Francia, Spagna e in tanti altri paesi europei, con l’Inghilterra a fare come quasi sempre eccezione, fedele al suo Community Shield a Wembley. Così i vari passaggi hanno portato all’ultima “evoluzione”, ovvero l’introduzione della Final Four, modello in voga da qualche anno in Spagna e adottato dal 2023 anche in Italia.
Turchia ancora nel caos: salta la Supercoppa 2023 a Riyad
Così l’edizione 2023 sarà aperta a quattro squadre e si svolgerà allo stadio internazionale Re Fahd di Riyad, capitale dell’Arabia Saudita, dal 18 al 22 gennaio, lo stesso stadio che tra il 10 e il 14 gennaio ospiterà le tre partite della Supercoppa di Spagna. L’”ouverture” si sarebbe dovuta svolgere il 29 gennaio con l’assegnazione della Supercoppa di Turchia. Ma qualcosa è clamorosamente andato storto.
Sì, perché la sfida tra Galatasaray e Fenerbahce, storico e sentitissimo derby di Istanbul che avrebbe dovuto mettere di fronte due delle grandi del calcio turco, nonché la vincitrice della SüperLig 2023 con quella della Coppa di Turchia, non si è disputata. Il motivo? Il divieto da parte delle istituzioni locali di esporre striscioni in onore di Mustafa Kemal Atatürk, fondatore e primo presidente della Repubblica turca.
Supercoppa di Turchia, i retroscena: tensioni con le istituzioni saudite
Secondo quanto riportato dagli inviati sul posto, le autorità dell’Arabia Saudita sono state inflessibili, vietando anche l’esecuzione dell’inno nazionale turco, Stiklal Marşı. Troppo per le due tifoserie, rivali acerrime, ma per una volta unite nella protesta, e per i giocatori delle due squadre, che non si sono neppure presentate allo stadio facendo clamorosamente saltare l’evento.
Un corpo di polizia sarebbe stato addirittura disposto nel tunnel degli spogliatoi per “controllare se maglie o striscioni non approvati” sarebbero stati portati in campo. Insomma, un vero e proprio caso diplomatico, destinato a surriscaldare ulteriormente il già turbolento clima all’interno del calcio turco, già sotto shock per l’aggressione all’arbitro Meler durante Ankaragucu-Rizespor da parte del presidente della squadra locale e la successiva, seppur breve, sospensione del campionato.