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‘Ce l’ha con i musulmani’: il mister finisce in tribunale | I giocatori maltrattati da lui

Denuncia gravissima – foto ANSA -ilgiornaledellosport.net

Notizia shock: l’allenatore finisce in tribunale. Denunciato da parte dei suoi giocatori per essere stati maltrattati poichè musulmani

Nonostante le tantissime iniziative e le continue battaglie aventi come scopo l’obiettivo di non far più accadere fenomeni del genere, il razzismo è una piaga sociale ancora fortemente diffusa, in particolar modo nell’ambito calcistico, il quale dovrebbe rappresentare un concetto di unione, ed invece fa esattamente l’opposto.

Lo sfottò, l’ironia, le battute, dovrebbero essere normalità tra le tifoserie, ma spesso quest’ultime vanno oltre, macchiando lo sport che più amiamo e cadendo in una bassezza unica. Episodi che si ripercuotono in maniera ciclica, non trovando mai fine.

Tra gli episodi più recenti abbiamo come nazioni protaginiste, due molto simili tra loro, l’Italia e la Spagna, con rispettivamente la Serie A e La Liga. Nel nostro campionato abbiamo assistito a svariati cori razzisti nei confronti di Romelu Lukaku, durante la partita di Coppa Italia tra Juventus e Inter, Mario Balotelli e Kevin Prince Boateng ai tempi del Milan o Kalidou Koulibaly con il Napoli.

Fortunatamente dinanzi a queste situazioni, non tutti seguono il gregge, ma molti si oppongono. Nel caso dei due ex Milan infatti, la partita fu sospesa in ambo i casi e furono individuati i tifosi, nel caso del difensore senegalese, la partita successiva, tutti i tifosi sollevarono un cartonato rappresentate il viso di Kk, come simbolo di vicinanza e forza.

Situazione in Spagna

Allo stesso modo in terra spagnola. Nell’ultimo periodo è fortissima l’unione contro il razzismo, in seguito ai ripetuti episodi nei confronti di Vinicius Junior. La stella brasiliana del Real Madrid è stata più volte presa di mira dai tifosi rivali dell’Atletico, che tramite un gesto becero, esposero un manichino appeso ad una corda da un ponte, con tanto di striscione discriminatorio.

Da lì, l’inizio della sua battaglia, sensibilizzando la questione attraverso i suoi canali social, nella speranza di avere una divulgazione più veloce in merito ad un tema così delicato. Di fatti, alla cerimonia del pallone d’oro tenutasi lo scorso 30 ottobre, l’ala dei ‘Galacticos‘ ha vinto il Socratès Award, il premio per l’impegno sociale.

Cristophe Galtier – foto ANSA – ilgiornaledellosport.net

Accuse pesantissime

Il quotidiano sportivo dell’Equipe ha posizionato in prima pagina il caso Galtier. L’allenatore francese, tecnico dell’Al-Duhail ed ex Paris Saint-Germain e Saint Etienne, è stato denunciato per essere l’artefice di episodi razziali all’interno del proprio spogliatoio.

In base alle dichiarazioni di Frederic Gioria, suo ex assistente al Nizza, il tecnico si sarebbe innervosito per l’ingaggio del franco algerino Bilal Brahimi, in quanto musulmano. Ha inoltre aggiunto che a Galtier non fossero molto simpatici gli algerini, tanto da definirli “i peggiori” e “sporchi”. Nel caso le notizie venissero confermate, sarebbe l’ennesima macchia per il nostro calcio, che sembra si stia sempre più allontanando dai sani principi che lo caratterizzavano.