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“Sono angosciato…”: il tecnico rivela il terribile retroscena | Adesso è tutto più chiaro

Rudi Garcia e Aurelio Andreazzoli
Rudi Garcia prima di Napoli-Empoli  – Ilgiornaledellosport.net

Sono parole che fanno riflettere in un momento davvero delicato a livello mondiale. Ecco cosa può fare il calcio come movimento.

Il pallone che rotola, la gioia per un gol, le emozioni di tifosi, calciatori ed allenatori. Il campionato di Serie A è tornato ed è stata una festa per tutti. Un momento di svago dopo le ultime terribili vicende di cronaca nera. Notizie alle quali purtroppo ci stiamo abituando.

In campo ci hanno pensato loro a distrarci, i calciatori. Beniamini che seguiamo dalla tv o allo stadio e che consideriamo eroi. Il calcio in Italia è un fenomeno mediatico oltre che sociale di grande impatto. Tra una partita e l’altra si sprecano parole, giudizi e testimonianze.

Non importa chi parla e come si esprime a riguardo. L’importante è partecipare in ogni modo possibile all’evento, condividendo quella passione dilagante da nord a sud. Peccato che ogni tanto ci si dimentichi quale sia il vero valore delle cose e degli eventi.

Non ci sono purtroppo soltanto le vicende legate ai femminicidi in Italia. Il mondo è in uno stato di guerra e ogni tanto sarebbe bene fermarsi e riflettere. Mandare un messaggio di pace e solidarietà il più concreto possibile prima che il pallone torni a rotolare in campo.

Il tecnico ci ha pensato bene

Una partita con 7 gol non può che essere la perfetta dimostrazione del calcio come fenomeno di aggregazione e festa. Empoli e Sassuolo hanno dato vita a uno spettacolo sicuramente più divertente del blasonato derby d’Italia.

Prima della gara tra le due formazioni, il tecnico dei toscani Aurelio Andreazzoli si è concesso un momento di riflessione sulla situazione geopolitica che stiamo vivendo. Ecco le sue parole.

Il calcio dovrebbe fermarsi?
Il calcio dovrebbe fermarsi – Ilgiornaledellosport.net

Il calcio cosa fa?

La conferenza stampa pre-partita è diventata un momento di grande riflessione collettiva. “L’altra sera uscivo dallo stadio e mi ha avvicinato un signore che stava passeggiando. Mi ha fatto una domanda che mi ha lasciato angoscia riferita a quella situazione disgraziata che sta succedendo a Gaza, dove migliaia di bambini sono deceduti e una quantità enorme sono ancora sotto le macerie”.

Poi arriva il monito del tecnico Andreazzoli: “L’angoscia mi viene perché il mondo del calcio non parla di una situazione di questo tipo. Mi sono sentito in imbarazzo”. La Serie A è scesa in campo anche per le donne, con l’iniziativa Un rosso alla violenza che ha avuto grande spazio ma non si è parlato della guerra tra Hamas e Israele. La Federazione non ha voluto prendere una posizione considerata da molti politica e a qualcuno la cosa non è sfuggita.