Che flop per la Roma: il DS ha dovuto alzare le mani e mandarlo via di corsa | In difesa ha fatto più danni della grandine
Quando un colpo di mercato si rivela tale solo sulla carta: tifosi e allenatore disperati, il divorzio è inevitabile.
Gli uomini giusti, ma soprattutto i più esperti, al posto giusto. Non la più originale delle mosse, ma Claudio Ranieri sta provando a far rialzare anche così la Roma. Archiviate le partite contro Napoli e Atalanta, i giallorossi si sono sbloccati in campionato contro il Lecce, addolcendo classifica e umori della piazza.
Non è stato fatto ancora nulla e anzi considerando quanto appare difficile la rimonta in Serie A fino alle posizioni europee, l’attesa di dirigenza e tifosi è soprattutto rivolta a Coppa Italia e Europa League. Provare ad arrivare fino in fondo in entrambe le competizioni è difficile, ma non impossibile per la Roma.
A gennaio il ds Ghisolfi, grazie al fatto che la società sarà finalmente libera dai paletti del Fair Play Finanziario, potrà operare, di concerto con lo stesso Ranieri, per sistemare quelle lacune che l’organico giallorosso presenta dalla fine di agosto, alla luce di un mercato estivo soddisfacente solo in parte.
Il mercato è però ancora piuttosto lontano, perché le partite in programma a dicembre potrebbero permettere di riportare definitivamente serenità e ottimismo nell’ambiente. Ranieri sa quindi nel mentre di doversi arrangiare e anche per questo ha fatto ricorso al proprio tradizionale buonsenso.
La Roma e quei flop del mercato che condizionano il lavoro di Ranieri
Gli innesti nella formazione titolare di un Leandro Paredes finalmente concentrato e di un Mats Hummels tornato in buona forma hanno dato stabilità a centrocampo e difesa. Certo, le lacune di cui sopra si vedono ancora, perché con Celik infortunato l’ingresso di Abdulhamid contro il Lecce non ha certo giovato alla Roma. L’avventura dell’esterno saudita nella Capitale è in discussione.
Il pupillo di Roberto Mancini dovrebbe comunque restare fino al termine della stagione e se così fosse farebbe già meglio rispetto a una meteora della storia recente della Roma, che in campo si è visto pochissimo, ma che i tifosi non sono ancora riusciti a… dimenticare, a causa del suo pessimo rendimento.
Da acquisto-boom a delusione: il difensore dice addio alla Capitale
Stiamo parlando di Hector Moreno. Il centrale difensivo messicano, classe ’88, arrivò in giallorosso nell’estate 2017 dopo due buone stagioni al PSV ed alcune all’Espanyol. Insomma, un giocatore già esperto e con una buona conoscenza del calcio europeo, coppe incluse, e con oltre 100 presenze in nazionale. Il primo acquisto dell’era Monchi sembrava un affare sicuro. Niente di tutto questo.
Dopo appena cinque presenze, due delle quali da titolare, Eusebio Di Francesco, all’epoca tecnico della Roma, mise da parte Moreno, che a gennaio tornò in Spagna, alla Real Sociedad, e che oggi gioca ancora in Messico nel Monterrey, che sarà avversario dell’Inter al Mondiale per club. “Nei sette mesi a Roma ho imparato tanto – avrebbe poi detto Moreno – Mi spiegavano delle cose e io dicevo ‘ma come è possibile che non lo sapevo?'”. Domande che si sono ovviamente fatte anche i tifosi giallorossi…