Hai già pagato tutto, ma non ti faccio entrare: trasferta vietata, li hanno bloccati in partenza col biglietto in mano
È un inizio di stagione tribolato sul piano dell’ordine pubblico: l’ultimo provvedimento fa scoppiare una polemica internazionale.
La prima parte della stagione calcistica 2024-’25 sta per andare in archivio. Non che ci sia una cesura vera e propria, dal momento che in parecchie nazioni, Italia compresa, si giocherà anche nei giorni delle festività di fine anno, quando anzi l’attività verrà intensificata tra Coppa Italia e Supercoppa, ma la boa di metà percorso è ormai vicina.
Anzi, nelle coppe europee il programma della League Phase della nuova formula è già oltre il 50%. Il bilancio dal punto di vista tecnico è all’insegna di gol, spettacolo e non poche sorprese, eppure le spine non mancano. In primo luogo quella legata ai tanti gravi infortuni che hanno coinvolto un elevato numero di top players di squadre di primo piano.
Da Rodri a Carvajal, da Militao a Bremer, i crociati saltati sono stati tanti e le società, con gli allenatori in testa, hanno mandato messaggi tutt’altro che criptici a Fifa e Uefa, legati ad un calendario troppo fitto. Non è positivo neppure il bilancio sotto l’aspetto della violenza, tornata ad essere una minaccia. Tra intemperanze e atti di teppismo la cronaca nera si è riaffacciata nel mondo del calcio.
L’episodio più grave è quello dello scorso 7 novembre al termine di Ajax-Maccabi Haifa, quando un gruppo di sostenitori olandesi ha dato la caccia ai tifosi israeliani attaccandoli con bastoni e coltelli. Amsterdam ha vissuto una vera e propria notte di terrore, ma ora la capitale olandese è di nuovo al centro delle cronache e delle polemiche.
Trasferta annullata con i biglietti già acquistati: il provvedimento scatena l’inferno
Sta infatti prendendo forma un vero e proprio caso diplomatico tra Italia e Olanda dopo la decisione della sindaca Femke Halsema di vietare la trasferta ad Amsterdam ai tifosi della Lazio in vista della partita di Europa League contro l’Ajax in programma il prossimo 12 dicembre, scontro diretto d’alta quota valido per la sesta giornata del maxi-girone a 36 squadre.
La decisione è stata presa dalla prima cittadina di concerto con il capo della Polizia e il procuratore capo che considerano la gara “una sfida ad alto rischio”. Peccato che il provvedimento sia stato emesso appena due settimane prima del match, quando quasi 3000 sostenitori della Lazio, sulla scia dell’entusiasmo per gli ottimi risultati conseguiti dalla squadra di Baroni in Italia e in Europa, aveva già acquistato i biglietti nonché pagato voli e alberghi per il pernottamento.
Class action e politica mobilitata: la partita di Coppa diventa un caso
I vertici del club biancoceleste sono infuriati. “È una roba del terzo mondo, non credo che una città non riesca a gestire un evento calcistico – l’attacco del ds Fabiani – mi sembra quasi un reato a consumazione anticipata, cioè che prima che si verifichi un fatto prendo un provvedimento. Non è più calcio così” lo sfogo del dirigente, avvalorato anche dal trattamento subito dai tifosi della Lazio durante la trasferta di Enschede contro il Twente.
Anche le istituzioni italiane, dal ministro dello sport Abodi al sindaco di Roma Gualtieri, si sono attivati per cercare di trovare una soluzione ad una vicenda che, oltre che alle conseguenze economiche (biglietti da risarcire e la class action avviata dai tifosi della Lazio), rischia di inasprire ancora di più i rapporti tra i due paesi, già messi a dura prova nel recente passato da altri incroci calcistici “ad alta tensione”, legati agli incidenti creati a Roma dai tifosi del Feyenoord.