Mbappé messo fuori rosa: “Per noi è meglio così” | Batosta incredibile per il fenomeno francese
Prima parte di stagione senza pace per l’attaccante del Real Madrid: dopo i problemi extra-campo arrivo lo smacco più clamoroso.
Fischi assordanti durante e al termine della partita, tifosi che lasciano lo stadio prima della conclusione della gara e stampa spietata nell’analizzare la crisi e i suoi motivi, fino alle voci sul possibile esonero dell’allenatore.
Sembra che si stia parlando delle difficoltà di una formazione di medio-bassa classifica, alle prese con prevedibili alti e bassi di rendimento, invece il soggetto è la squadra più titolata al mondo, che in quanto tale ha il destino segnato: celebrazioni ordinarie in caso di vittorie di partite e titoli, processi se i ko si susseguono.
Appena cinque mesi fa il Real Madrid di Carlo Ancelotti conquistava la 14a Coppa Campioni/Champions League della carriera, la quinta da allenatore per il tecnico emiliano, appena due anni dopo l’ultimo trionfo. Più che mezzo anno sembra però passata una vita alla luce del tunnel in cui i Blancos sono finiti.
L’esperimento “galattico” di Florentino Perez non ha al momento dato risultati. L’inserimento di uno dei più forti giocatori al mondo, Kylian Mbappé, non ha reso irresistibile il super attacco della Casa Blanca. Al contrario pare averlo anestetizzato. Misteri, ma non troppo, del calcio, che è notoriamente molto diverso dal Fantacalcio…
Mbappé resta a casa: scelta definitiva, il tecnico non ha avuto dubbi
Barcellona e Milan hanno messo a nudo i problemi tattici che Ancelotti è chiamato a risolvere possibilmente senza escludere nessuno dei super campioni che ha a disposizione. Mbappé quindi non si può toccare, ovviamente. In tanti sono pronti a scommettere che a breve il francese inizierà a essere un fattore, ma nel frattempo c’è chi la clamorosa decisione di lasciare fuori l’eterno aspirante al Pallone d’Oro l’ha presa.
L’ex PSG non è stato infatti convocato dal ct della Francia Didier Deschamps per le ultime due partite della fase a gironi di Nations League. Già fuori per i match di ottobre, ufficialmente in quanto reduce da un infortunio, il campione del mondo 2018 guarderà ancora dalla tv le partite della squadra della quale è, o dovrebbe essere, capitano e guida. “Non voglio dilungarmi sul tema” ha tagliato corto Deschamps, prima di spiegare la propria scelta.
Dalla crisi con il Real Madrid a quella con la Francia: Mbappé diventa un caso
Mbappé sta vivendo settimane difficili anche fuori dal campo, tra la battaglia legale con il PSG per gli arretrati reclamati e la bufera scatenatasi a ottobre per le accuse di stupro avanzate da una donna in Svezia, dove il fuoriclasse di Bondy si era recato proprio dopo non essere stato convocato dalla Francia. Nonostante questo Kylian aveva chiesto di venire chiamato, almeno stando alle parole di Deschamps: “Voleva venire, ma ho deciso diversamente perché penso che adesso per noi sia meglio così. I suoi problemi extrasportivi non c’entrano” assicura il ct.
Dopo l’inizio shock con il ko interno contro l’Italia a settembre la Francia ha rimesso a posto le cose in Nations vincendo le tre gare successive, ma in casa Bleus i pensieri sono ben altri. A un anno e mezzo dal Mondiale c’è da ricreare un gruppo che non può prescindere dal proprio leader tecnico: “Mi assumo la responsabilità della mia scelta” ha detto Deschamps. Fatto sta che quel “per noi è meglio così” rischia di pesare come un macigno a livello psicologico sulle spalle di un giocatore che, a 26 anni, è ancora alla ricerca di un posto definitivo nell’empireo calcistico.