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Non è possibile: si ferma 60 giorni il pupillo del mister | Natale amarissimo dopo l’annuncio

60 giorni di stop – Ansafoto – ilgiornaledellosport.net

Nel 2023 il calcio non si fermerà durante le Feste: anche per questo l’infortunio del top player fa ancora più male. Tifosi sotto shock.

La storia si ripete. Nel bene come nel male. Nello sport come nella vita. La nota teoria dei corsi e ricorsi, teorizzata da Giambattista Vico, è una delle più note della storia della filosofia, nonché una delle più applicate in ogni campo dell’esistenza.

Si potrebbe dire anche delle più abusate, se non fosse che la sua validità si può constatare davvero in numerose occasioni, con risvolti positivi o negativi a seconda delle situazioni e… dei nostri interessi. Del resto lo stesso Vico, oltre che un apprezzato filosofo, è stato anche uno statista ed un giurista, nonché il primo a teorizzare i principi della semiotica, la scienza dei segni.

Insomma, la sua teoria più celebre è stata teorizzata in modo quasi scientifico e del resto ancora oggi, quasi 300 anni dopo, ci troviamo ad apprezzarne la veridicità. Come detto a ognuno di noi può capitare di capitare di imbattersi in dimostrazioni “positive” di questa teoria o in contesti in cui la storia che si ripete ci fa del male, attraverso il reiterarsi di eventi non propizi.

Il campo dello sport e del calcio in particolare è uno di quelli nei quali è possibile dare più autenticità al pensiero di Vico e non ci stiamo riferendo solo al campo statistico. Perché se un evento si ripete, che sia la sconfitta di una squadra contro un’altra o il segnare di un giocatore ad un avversario specifico, non è quasi mai solo per… colpa del caso, bensì la conseguenza di alcune condizioni che rendono possibile l’evento.

Il dramma di Nico Gonzalez: dopo il Mondiale perso un altro grave infortunio

La stessa cosa si può purtroppo sostenere per infortuni ricorrenti ai quali sono soggetti alcuni giocatori. In questo caso subentrano variabili fisico-atletiche, dovute allo storico di infortuni, al modo in cui questi sono stati curati, ma anche alla stessa struttura fisica del giocatore in questione, senza trascurare le sue caratteristiche tecniche che potrebbero rendere più frequente un certo tipo di danno muscolare.

La storia del calcio è piena di esempi in questo senso, poi certo la fortuna gioca sempre un ruolo importante. Ne sa qualcosa Nico Gonzalez, uno dei calciatori più forti dell’ultima generazione in Argentina, ma la cui carriera è stata fin qui scandita da infortuni muscolari di una certa gravità capitati purtroppo in momenti cruciali.

Nico Gonzalez
Nico Gonzalez in azione contro il Ferencvaros in Conference League – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.net

La Fiorentina perde Nico Gonzalez: ecco quando tornerà in campo

Perché se un anno fa di questi tempi il fantasista della Fiorentina fu costretto a rinunciare alla convocazione dell’Argentina che si sarebbe poi laureata campione del mondo a causa di una lesione al bicipite femorale, poco più di 365 giorni dopo la storia si è ripetuta. Il danno subito dal 10 viola durante il match di Conference League contro il Ferencvaros si è infatti rivelato più grave del previsto.

“Lesione di secondo grado dei muscoli flessori della coscia destra” si legge nel comunicato diramato dalla Fiorentina. Una diagnosi che toglierà l’argentino a Vincenzo Italiano per un periodo non inferiore ai 50-60 giorni. Vero è che la Conference League andrà in letargo fino a febbraio, ma nella corsa ad un posto nella prossima Champions l’assenza di Nico rischia di fare la differenza dal momento che a fine gennaio i viola saranno impegnati nella Final Four della Supercoppa Italiana e negli scontri diretti contro Bologna e Inter.