
Un epilogo di una storia di Sport che ha portato alla radiazione di Elena Proietti (Assessore alla Sport del Comune di Terni). dai quadri dell’AIA (Associazione Arbitri Italiana).
Una brutta storia riconducibile a quel mondo controverso di una gestione ‘Privata’ , circondato dai soliti confini invalicabili , abbinata alla solita latente Giustizia Sportiva e da un ‘Potere’ decisionale che si scontra spesso con la bontà e passionalità degli sportivi.
La Vicenda: Dicembre 2014, Elena Proietti designata ad arbitrare la partita di Prima Categoria – Campionato Regionale Umbria, Real Quadrelli – Trevi . Al 49° del secondo tempo, un calciatore a terra con evidente perdita di sangue dalla bocca e dal naso. La Proietti si avvicina a lui chiedendogli cosa è successo, all’improvviso viene colpita con forza con un pugno alla tempia. A seguito del forte colpo il direttore di gara non in grado più di arbitrare, rientra negli spogliatoi e con un ambulanza accompagnataall’Ospedale.
Ricoverata , dimessa dopo 20 giorni. Alla Proietti ,viene diagnosticato: perdita dell’udito e difficoltà visive dall’orecchio e occhio destro, con una invalidità riconosciuta in un secondo momento pari al 67%.
Le Decisioni del Giudice Sportivo
Dal punto di vista penale la vicenda è stata archiviata, avendo i giudici ritenuto il fatto accidentale, ossia scaturito in mezzo a una rissa che lei aveva tentato di ricomporre.
L’AIA (Associazione Italiana Arbitri) , ha ritirato la Tessera alla Proietti. Secondo la Commissione disciplinare umbra contesta alla proietti le interviste rilasciate a trasmissioni televisive nazionali (“Uno Mattina“, “Matrix” e “Non è l’Arena“) effettuate senza autorizzazione.
(Marcello Nicchi , Presidente degli Arbitri)
L’Aia contesta anche alcune dichiarazioni della stessa Proietti che aveva denunciato di essere stata abbandonata dall’Associazione Arbitri dopo l’episodio. Da qui il ritiro della tessera.
Rosario Murro